Max Zanotti (voce e chitarra) Giovanni Pinizzotto (basso) Stefano Facchi (batteria) e Filippo Dallinferno (chitarra) hanno dato vita ai CASABLANCA, interessante band che ha da poco pubblicato il disco d'esordio. Le canzoni si intrecciano attorno alla tematica "tradimento" da intendere in senso stretto (tradire un amore, un'amicizia...) al tradire un'idea, una convinzione o qualcosa a cui si teneva.
Dal punto di vista del sound si può definire come una specie di dejavu sonoro perché attinge a piene mani dai suoni e dalle atmosfere '70 e '90, uno sfogo emozionale che permette di esprimere una viscerale capacità di comunicare in modo potente, diretto e spietato.
L'approccio del quartetto ai brani dimostra una grande competenza tecnica e compositiva che emerge in ogni canzone grazie alla grande esperienza di ogni singolo membro della band che ha avuto la possibilità di forgiare un proprio background musicale ampio e vario.
I Casablanca puntano all'essenza delle cose, si percepisce che si tratta di un disco nato dalla voglia di proporsi come una band rock che dimostrasse voglia di suonare live e dare una scossa ad un panorama musicale abbastanza statico e stagnante. Il lato più affascinante, attraente e direi piu' sensuale del disco tocca i rapporti umani, quella parte di noi che non riusciamo a tenere lontana. Per fortuna o per sfortuna. Maledettamente ispirante.
TRACCE
1.Gelido
2.Il cielo delle sei
3.La percezione di un addio
4.Non lo volevo
5.5 cose
6.Radio sputa
7.Ti chiedo scusa
8.Il mio silenzio
9.Non so mai dirti che..
10.Ghiaccio sulle mani
11.Legami gli occhi
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