Chi è Manupuma secondo Manupuma?
Manupuma è un essere vivente in continua evoluzione: la parte animale è la parte istintiva che ha cercato di conformarsi per essere accettata ma in realtà la sua forza sta' nel non uniformarsi.
Come definiresti la tua musica in tre aggettivi?
Personale, trasversale, in continua evoluzione
Ascoltando il nuovo lavoro “Cuore leggero” ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: come mai questo titolo? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Grazie sono contenta che l'ascolto ti abbia dato questo tipo di emozioni. Questo lavoro è nato dalla esigenza di dare forma a tante canzoni che avevo ancora nel cassetto ma erano ancora dei provini, sentivo che non potevano rimanere li inascoltate così mi sono messa alla ricerca della persona a cui potevo farle sentire e con cui potevo confrontarmi per capire se erano all'altezza di diventare canzoni, se quello che sentivo era reale o frutto solo della mia fantasia. Ho incontrato diversi produttori, Taketo lo conoscevo da tempo era un amico e quindi di lui mi sono subito fidata. Appena ha sentito i provini non ha avuto dubbi nel fare l’album. Il processo di lavorazione è stato lungo perché, a differenza del primo album, questo secondo lavoro è stato auto-prodotto poi c'è' stato il Covid di mezzo. L’album era già pronto nel 2019 ma la pandemia mi ha come immobilizzata e non me la sono sentita di farlo uscire in quel periodo cosi ho aspettato fin quando non ho sentito che per me era il momento giusto per uscire allo scoperto. Il titolo dell'album rispecchia semplicemente lo stato mentale emotivo con cui ho affrontato questo progetto: libera, senza alcuna aspettativa, felice di creare con il cuore leggero . Non avevo un’idea precisa, nel senso non sono partita con un'idea, ma ora, a album finito, posso dire che ci sono canzoni molto diverse a livello di colori e vibrazioni, che coesistono tra di loro, non è un album omogeneo: c’è la notte, la profondità, il giorno, la leggerezza, la vita e la morte, un condensato di emozioni e vita che ho vissuto e che avevo l'urgenza di trasformare in canto, parole e musica.
Il disco è prodotto da Taketo Gohara: come è stato collaborare con questo “mostro sacro” della musica mondiale?
Lavorare con Taketo è stato molto bello e costruttivo, ha una grande capacità di metterti a tuo agio in studio, mi ha aiutata molto a definire meglio la scrittura di alcuni brani, mi ha guidata vocalmente nei pezzi più complessi da cantare; i momenti passati con lui in studio e con i musicisti sono momenti che porterò per sempre con me.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Per il futuro prevedo di fare dei live per portare un po' questo album in giro, ho già' in mente e in archivio un altro album che non penso prevederà l'uso della parola, ma solo l'uso della voce .
Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Adele, Cat Power , Florence and the Machine.