Il 17 febbraio è uscito per La Tempesta Dischi il disco "Supereoi" de Il Pan Del Diavolo, distribuito da Master Music/Believe. Il disco sperimenta una lavorazione in studio più ricercata insieme alla visceralità delle loro potenti esibizioni live sui più noti palchi italiani. È un nuovo tassello importante nella sonorità acide del folk-rock ormai diventato un brand inconfondibile del duo siciliano dopo collaborazioni significative, come quelle con i Sacri Cuori, Jd Foster e Craig Schumacher.
Il Messico, tanto odiato dal presidente Trump, ha un ponte musicale aperto in "Messico" appunto: una traccia solare dal tempo acustico sincopato e un violino da miglior saloon di frontiera. Il southern-rock dei 16Horsepower di mister Woven Hand David Eugene Edwards si impossessa della ferraglia sonica dei due in "Mondo al contrario" e ancor più nella fuga da averci il "...fiatone" tipico dell'Appalachi-sound di "La finale".
Stupenda poi la chitarra di Ugo Cappadonia nella bellissima ballad "L'amore che porti". Ma questa non è l'unica collaborazione presente nel disco. Infatti più eccellenze della nuova scena italiana (Tre Allegri Ragazzi Morti, Vincenzo Vasi e Umberto Maria Giardini) si alternano sotto la guida di un rockettaro navigato ed esperto come Piero Pelù. A lui è affidata la coproduzione delle tracce 2, 3, 5, 10, lasciando solii i ragazzi al loro istinto artistico per la cura del resto del lavoro che rispetta la legge del "lasciare tutto in purezza". Se si ascolta "Aquila solitaria", sembra di stare nel Desabarecido dei Litfiba con il treno di chitarre acustiche in un perenne selvaggio e evocativo ritornello.
La più funkeggiante "Strisce" ha invece nella pennata alternata un contraltare più dritto nello pseudorefrain, nonchè una forte liricità nei piccoli riff-assoli che la punteggiano. "Tornare da te", il singolo dell'album, ricorda un'inno alla Ministri dei primi dischi con una melodia e una forza che si snodano nella nevrosi-catarsi della chitarra ritmica e solista. "Sempre in fuga" dice: "....chi non cerca non trova..una traccia, una cosa rara". Ecco questo potrebbe essere il riassunto della voglia de Il Pan Del Diavolo di essere rari nel panorama della musica italiana.
È chiaro che è un'inizio, non un traguardo. Questa è la promessa di continuare a cercarsi e trovarsi sempre più in là del limite precedente.
Il Pan(e) Del Diavolo così come nutre, potrebbe avvelenare. Per loro (e con loro nulla) è mai scontato.
TRACCE
01 Sempre in Fuga
02 Supereroi
03 Tornare da te
04 Strisce
05 Aquila Solitaria
06 L’amore che Porti
07 La Finale
08 Mondo al Contrario
09 Messico
10 Qui e adesso
11 Gravità zero
Marco Pancrex