Venerdì 31 marzo è uscito per Almendra Musi, "Cycles", il nuovo album di Marcello Bonanno. In ogni sistema percettivo sensoriale non c'è solo un informatore( concetto meditativo ispirante il musicista in questione), ma un elaboratore-percettivo eterodiretto e interiorizzato( guida alla scoperta decodificante dell'informazione-concetto) e infine un esecutore-effettore che è appunto il nostro Bonanno che con un virtuosismo sensibilizzato rende il gesto sonoro anzi i tredici atti sonori influenzati da sè e per sè stessi in una "ciclicità" del senso-causa-risposta. Detto ciò, non a caso il disco è un compendio di classica contemporanea emozionante e visionaria minimalista e intrisa di lirismo allo stesso tempo. "Die Vorstufe des Chaos" è un prologo dove il tamburreggiare del piano crea una dinamica di accenti e silenzi egualmente evocativi e preparatori a "Cycle I" che ha una punteggiatura che ricorda molto gli esperimenti di "avanguardia melodica" con crescenti polifonici struggenti. "Milano" è una marcia Ligetiana; "Assenza" ricorda le composizioni di impenetrabilità di Luciano Cilio; "Cycles 2" ha un fremito lirico alla Michael Newman che nella neoclassica noir di "In nome del padre [Ninna nanna per Lorenzo]" raggiunge una vetta comunicativa; "Cycle III" è un core di sovraicisioni reiterate tipiche della classica più mainstream con un'elettronica che Bonanno ci tiene a definire:" fatta a mano", partendo proprio da un utilizzo “scorretto” e disobbediente di programmi popolarissimi come Garage Band" in modo tale comunque "che fosse tutto eseguibile in maniera canonica su un normale pianoforte, senza alcun ricorso a sovraincisioni o effetti elettronici, e tutto scritto in notazione classica su uno spartito». Oltre all'informazione in input ("sentire il movimento") e a quella effettuata nell'ordine di "muoversi sensibilmente sul piano dosando tocco e profondità sul tasto", in noi si forma un effetto comparatore che dovrebbe agire informandoci sul giusto e sbagliato del agire-sentire. Ebbene il manicheismo di questa essenza giudicante è sospesa dal silenzio-fragore di ogni attesa-emozione.
tracce:
1. Die Vorstufe des Chaos
2. Cycle I
3. Milano
4. Assenza
5. Cycle II
6. Bagatelle
7. In nome del padre [Ninna nanna per Lorenzo]
8. Györgyplatz
9. Cycle III
10. Lorentz Boost
11. Il pianto di Chiara
12. Cycle IV
15. Invocazione
Marco Pancrex