Si intitola “Tuttoècomesembra” ed è il nuovo album dei romani STANLEY RUBIK, pubblicato a gennaio 2019. È una sorta di mantra da recitare senza fermarsi, tutto d’un fiato, come per autoconvincersi di questo dato di fatto. Nel 2019, l’apparenza è ormai assimilabile alla realtà, le opinioni alla conoscenza, il sogno all’esperienza.
Gli Stanley Rubik interpretano questo stato di cose affidandosi al simbolismo magico e all’esoterismo, simboleggiati da due elementi chiave: i tarocchi, strumenti di percezione allargata associati ad ogni singolo brano del disco, e le maschere utilizzate sul palco dai componenti del trio.
La band romana, attraverso le 10 canzoni di “Tuttoècomesembra”, punta a mettere in scena una grandiosa opera teatrale in cui il travestimento, la messa in scena vengono esasperati per evidenziare il carattere fuorviante, sfumato e inconciliabile della realtà: a partire dal rapporto con noi stessi fino ad includere la rappresentazione di sé nei confronti degli altri e la relativa incomunicabilità.
«”Tuttoècomesembra” – raccontano - non uscirà sotto forma di disco, tuttavia suonerà lo stesso. Sarà un mazzo di tarocchi, anche se non è necessario interpretare troppo la realtà per capire quanto sia imperfetta».