Oltre ai taralli, alle cime di rapa, alla taranta, al Salento e ad altre meraviglie...in Puglia c'è anche un piccolo diamante sonoro: SOSSIO BANDA. Il titolo del loro nuovo disco è "CEPPECCÀT" (espressione gergale barese che ha il doppio significato: "Che peccato" e "C'è peccato") ed è la ciliegina sulla torta dei loro dieci anni di carriera.
L'ultimo lavoro della band barese affonda le radici nel territorio per indagare i comportamenti e le sfumature dell'uomo.
Il sound è riconoscibile: da echi di musica balcanica alla taranta, da melodie malinconiche e sognanti a ritmi più spumeggianti ed incalzanti. La ricchezza della banda si traduce nelle melodie composte da una ampia sezione fiati (sax alto, tenore e baritono, tromba e flicorno, trombone e clarinetto) e da strumenti tipici della tradizione regionale come tamburi a cornice, ciaramelle, bena, fisarmonica, chitarra e mandola.
L'architettura sonora si poggia su dei testi che esplorano il mondo dei peccati: l’uomo moderno non è esente dai peccati che mostrano spesso tutte le sfumature e le contraddizioni che possono portare a situazioni spiacevoli che nella maggior parte dei casi sono figlie del vizio.
La riflessione della Sossio Banda prende spunto dal libro “I vizi capitali e i nuovi vizi” del prof. Umberto Galimberti e ne estende ancora di più la volonta di andare a fondo dal punto di vista antropologico e sociologico nei confronti dell'uomo moderno. La convivenza all'interno del disco di brani in italiano e brani in dialetto donano ancora più magia ad un lavoro discografico che va scoperto canzone dopo canzone e va assaporato nota dopo nota.
TRACCE
1.ammìdie
2.sàziati
3.l'avaro
4.ira
5.timbe
6.lui e lei
7.chisse so loure