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Il sound di “L’amore è una bicicletta con le ruote quadrate” pare affiorare dal passato: trio di archi, pianoforte a coda, batteria con le spazzole, contrabbasso e chitarra acustica, sono gli strumenti che vestono le melodie del disco. I testi di Rossetti, saltano fuori istintivi, con parole dirette che evitano i fronzoli e cercano di barare meno possibile: solitudini nebbiose, insicurezze, amori squinternati, amicizie meschine, lavori alienanti e sogni. Il suo suono influenzato dalle mille cose che ha performato per strada, in un andirivieni di bettole, bar, piazze e locali fumosi in cui si è rifuggiato tra una tappa e l'altra del suo viaggiare in un furgone letto da artista di strada quale è ed è stato: Vasco Rossi, Ivano Fossati, Francesco De Gregori, Pino Daniele, Samuele Bersani, Bobo Rondelli, gli U2, Bruce Springsteen, i Radiohead e soprattutto Damien Rice, questi sono i riferimenti del suo nuovo lavoro uscito il 14 Giugno 2019 per Etichetta: Formica Dischi e Distribuzione: Audioglobe.

“L’amore è una bicicletta con le ruote quadrate” è stato registrato nello studio di registrazione Cantine di Badia Recording Studio da Giovanni Sala. "Piccola foglia di vento" sembra farci immaginare una domenica bestiale di Fossati. Intanto mentre "il vento ci scompiglia i capelli", come lui stesso dice in "il signore delle bombe", si passa da divertissement iniziale alla denucia alla Springsteen della non poesia della guerra. "America" è il titolo del romanzo incompiuto di Kafka, qui, come in quello scritto, si suona una metamorfosi di un'arrivo sognante in un "così lontano" posto-tempo che risulta essere una "astuta bugia" alla fine. Una terra promessa-viaggio-storia d'amore che ha tradito il mito del sogno americano come in Fritzgerald di "tenera è la notte". Dal suono alla Damien Rice dell'intimissima "Quello che vale", si parte al folk and roll alla Bandabardò di "Lucifero". "L'amore sbagliato" ricorda tanto Roberto Angelini di "la vista concessa", nella sua tenera rabbia. In "l'idea di te" c'è tanto pathos che a volte somiglia alla forza degli urlatori quali Bindi e compagnia in bilico con la drammaturgia di un primo Baglioni. "Un uomo non è un'isola" testimonia la deriva soft pop del disco che non ha punti altissimi di versatilità e risulta monocorde nella composizione. I veri protagonisti sono le bellissime liriche che fagocitano o mettono all'angolo la musica, pregne di un bellissimo e intensissimo vissuto emozionale/emozionante.

Tracce:

1.Piccola Foglia di Vento
2.Il Signore delle Bombe
3.L’America
4.Quello che Vale
5.Lucifero
6.L’Amore Sbagliato
7.L’Idea di Te
8.Un Uomo non e’ Un’Isola
9.Bastardi Senza Nome

Marco Valis Di Mauro