Il songwriter Piers Faccini di origine anglo-italiana e francese di adozione ha pubblicato a metà settembre 2011 il suo quinto album dal titolo "My Wilderness". Si tratta di un album che, a un primo ascolto, non aderisce subito alle aspettative dell'ascoltatore; ciò non vuol dire che si tratti di un album mediocre, anzi.
Sono undici canzoni in cui la rilassatezza è il filo conduttore, il folk accarezza la morbidezza delle tracce e la voce melodica e mai aggressiva di Piers Faccini si occupa di tutto il resto. "Strange is the man" è uno di quei brani da ascoltare sul divano, sorseggiando un buon bicchiere di rosso mentre il camino scoppietta. L'atmosfera è quella di un totale relax, lontano da rumori e caos.
"Dreamer" segue un ritmo dettato da percussioni insistenti, una tromba che rimanda al Medioriente per raccontare una canzone che fa venire voglia di danzare. "My wilderness" vive della voce teneramente delicata di Piers Faccini e di un andamento piacevole che svela le influenze e le fonti di ispirazione del cantautore. L'approccio è minimalista e la struttura si arricchisce man mano che il brano avanza.
"My wilderness" è di quegli album da tenere sempre a portata di mano per concedersi un'ora scarsa di rilassamento e la possibilità di essere trasportato in una dimensione sognante e distesa.
TRACCE
1 No Reply
2 Beggar & The Thief
3 New Morning
4 Tribe
5 That Cry
6 Branches Grow
7 My Wilderness
8 Dreamer
9 Say But Don't Say
10 Strange Is The Man
11 And Still The Calling
12 Drowning In My Sleep
13 Three Times Betrayed
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