Tornano i Ministri e lo fanno in grande stile, come al solito. La forza della loro musica travolge ed un esempio lampante è l'energia dei loro live: uno schiaffo emotivo e coinvolgente. Il singolo è "Peggio di Niente", uscito il 16 aprile, in bilico tra il grande cinema d'autore italiano (da La Grande Abbuffata a Miseria e Nobilità) ed immagini forti, disturbanti che rappresentano la grande crisi odierna.
Si apre un nuovo capitolo per la band, come a voler chiudere quest'anno spezzato, arrabbiato, deluso e confuso. Un nuovo capitolo che inizierà con l'EP del 14 maggio, Cronaca Nera e Musica Leggera, per accompagnare poi tutto il 2021.
L'estetica di "Cronaca nera e musica leggera" è un omaggio alle collane Einaudi (precisamente Piccola Biblioteca Einaudi e Nuovo Politecnico) rese indimenticabili dal progetto grafico di Bruno Munari.
Si sono esibiti con i Coldplay, i Foo Fighters, i Subsonica e moltissimi altri. Hanno collaborato con Caparezza, Afterhours, Mauro Pagani, con i registi più all'avanguardia e alcuni tra i migliori producer, da Gordon Raphael (Strokes) a Sylvia Massy (Johnny Cash, System Of A Down) passando per Tommaso Colliva e Taketo Gohara. Hanno collezionato oltre 500 concerti, dai centri sociali degli inizi ai sold-out nei superclub e ai grandi festival, e i loro brani su Spotify sono stati ascoltati oltre 25 milioni di volte.
Dopo 15 anni sulle scene, un capitolo si chiude e se ne apre un altro.
E come a voler sottolineare un elemento di continuità nello stravolgersi di prospettive, vita e abitudini, si sono affidati a Nicolò Cerioni e alla sua arte per i loro abiti di scena - una piccola tradizione della band, cominciata nel 2006 con delle indimenticabili giacche napoleoniche, che li ha resi delle icone del rock in Italia anche nello stile.