Il 22 maggio uscirà “Alla fine volevo solo pagare una cena a mia madre”, il primo album di Bucha, progetto del giovanissimo romano Giorgio Di Mario, in bilico tra cantautorato e rap.
Questo lavoro è partito nei primi mesi del 2017 a Brescia, nello studio di Lgnd, giovane produttore della scena rap, con la supervisione di Bosca. A metà stesura, però, Giorgio ha sentito il bisogno di nuove esigenze: “di inserire in quello che facevo degli strumenti, poiché il beat non mi bastava più, che avevo bisogno dei miei tempi musicali, che volevo lasciare più spazio alla musica, è stata una scena difficile ma ho deciso di ri-lavorare quasi tutti i brani da capo. Allora ho incontrato Xavier Pompelmo, e con lui abbiamo creato un vestito diverso a quelle canzoni. Ne è uscito un prodotto molto a cavallo tra il mio passato e quello che, spero, sia il mio futuro”.
Giorgio è un 23enne molto diverso dai suoi coetanei e questo primo album parla “di quanto amo Roma vuota a ferragosto; di quando faccio finta di capire di vini nei ristoranti; di quanto mi piacesse litigare con la mia ex; di tutti i viaggi che affronto; del fatto che faccio tre lavori; di quanto amo scappare e di tanti altri sogni, problemi e sbattimenti”.