Il cavolo romano può avere vita propria oltre il suo naturale decorso commerciale? Questa potrebbe essere una delle domande su cui hanno riflettuto gli Eterea Postbong Band, strepitoso quartetto veneto che è immerso in una dimensione sperimentale fino al collo.
Provare a definire gli otto brani di "BIOS" è cosa ardua perchè ciascun pezzo non ti dà la possibilità di aggrapparti a una certezza. La band ha lavorato sulla decostruzione di territori musicali sicuri e sulla creazione di nuove prospettive di consapevolezza sonora: Eterea Postbong Band fa saltare il banco proponendo canzoni strumentali in cui è forte la componente elettronica su cui vengono applicati inserti avant-rock, ritmiche apparentemente prive di senso, ed improvvisi cambi di registro.
E così sarete travolti dall'apparente calma della voce di un film in "Fibo" oppure dalla batteria abilmente coadiuvata dalle voci di "Tim Peaks" o ancora dalla parte finale del disco che con "Mentina", "Essi" e "The Fall of Kasparov" assestano un colpo decisivo.
"BIOS" è il disco che mancava e che cercavate da tempo: innamorarsi delle canzoni si può.
TRACCE
1.The Rise of Ramanujan
2.Homo Siemens
3.Scipstep
4.Fibo
5.Tim Peaks
6.Mentina
7.Essi
8.The Fall of Kasparov
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