Si intitola "manifesti e immaginari sensibili" il disco d’esordio di MIGLIO (al secolo Alessia Zappamiglio) in uscita il 20 gennaio su tutte le piattaforme digitali. Di origini bresciane ma di stanza a Bologna, scrive per immagini e i suoi brani parlano di vita quotidiana e storie vissute, di amori che bruciano, di scenari interiori che prendono vita tra la città e la provincia. Cresce ascoltando Ivan Graziani, Dalla, Jeff Buckley e i Joy Division, riferimenti che confluiscono in quello che lei ama definire un cantautorato postmoderno. Nell’esordio di Miglio c’è spazio per influenze ispirate alla new wave degli anni ‘80 e per l'elettronica, ma anche un’attitudine quasi punk in alcuni brani, con l’attenzione ai testi sempre in primo piano, alla ricerca di un’immediatezza che si avvicina al pop senza mai toccarlo del tutto.
“Il titolo Manifesti e immaginari sensibili nasce proprio dalle canzoni del disco, immagini che definiscono ciò che ho visto, immaginato, vissuto: all’interno ci sono i luoghi che mi hanno dato qualcosa, le persone che ho incontrato, le mie idee e il modo che ho di visualizzarle, ci sono le cose vere che ho sentito e provato su di me, momenti di rottura e di inizio. Ho scritto per provare ad esprimere il mio mondo interiore, ho suonato per ricordare qualcosa o qualcuno. Ho lavorato insieme a Marco Bertoni (Confusional Quartet, Dalla, Demetrio Stratos, Nannini, Subsonica e altri) che ha prodotto tutti i brani, per mesi abbiamo fatto molti ascolti uniti a un lavoro viscerale su ogni canzone, cercando di elevarle fino a farle arrivare a uno stato di verità emozionale che fosse forte, per me, per noi” - Miglio
L’album, che contiene anche degli inediti oltre ai brani già pubblicati nel 2021, è il manifesto artistico di Miglio, il racconto di una generazione tra connessioni e solitudini comuni, cominciato col singolo autostrade - un viaggio di notte in un non-luogo qualunque, tra l’odore di urina nei bagni della stazione - proseguito con india, scritta guardando San Luca di notte, in un parcheggio, osservando la
vita che c’è attorno, tra le scritte sui muri e la suggestione di un santuario - e concluso con il brano con la tua saliva, una ballad intima e romantica. I tre pezzi sono entrati nella playlist Scuola Indie di Spotify e l’ultimo singolo ha portato Miglio in copertina su Scuole indie oltre che nella playlist Indie Italia. Il lavoro è arricchito dalle immagini e dai contenuti visual realizzati da Martina Platone tra la campagna emiliana e Bologna per descrivere un viaggio urbano e provinciale e raccontare il mondo interiore dell’autrice. Le copertine dei tre singoli sono un’opera di Alberto Azzara, che con le sue fotografie private ne ha realizzato collage di matrice punk-dadaista.