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capreasonagliIl 10 marzo esce il nuovo disco, "Cannibale", de Le Capre A Sonagli per l'etichetta Woodworm con distribuzione Audioglobe. Il lavoro è un breviario di inni folk deviati e distorti che sfociano nella psichedelia tanto fuzzy quanto stoner. Il disco è prodotto da Tommaso Colliva (Muse, Franz Ferdinand, Damon Albarn ma anche Afterhours, Ministri e Calibro35). La natura caleidoscopica del contenuto dell'album si manifesta come in un rituale profano nella cerimonia pseudo-liturgica dei testi che vengono sopraffatti a livello sonoro da reiterazioni e feedback di stampo Suicide in "Cannibale in mare", da un certo doom-bit che vagamente ricorda il post-punk dei Pubblic Image in "Gallo da combattimento", dal free-rock degli Animal Collective dei primi dischi più evanescenti e meno colorati in "Treno per il Tibet" e "La iella". Poi ci sono pezzi come "L'arca di Hitchcock" che sembrano uscire dal disco più desertico dei figliocci di Josh Homme: gli Arctic Monkeys di Hamburg.

Il tribalismo, quasi alla Ninos du Brasil dei nostri Nico Vascellari e Nicolò Fortuni, si contorce in "Icaro" e poi si libera nella più blueseggiante "Ride il pagliaccio". Tutto questo coacervo di razze e animali distopici e inferociti perdono la loro funesta natura nella divinazione di uno dei tanti festeggiamenti pagani che possiamo trovare nei manuali di Ernesto de Martino o nelle pagine di Julio Cortàzar e che qui si compiono nel rito dell'ascolto. Alla fine arriva l'avanguardistica nenia dub di "Nerone". Ebbene anche il fuoco, l'elemento più ancestralmente purificatore, qui ci sembra un atto, non definitivo, ma liberatorio. È così che nascono dischi che non sono fatti per finire ma per riprodursi come antropologici miti: ciclicamente!


TRACCE


1.L'ARCA DI HITCHCOCK
2.CANNIBALE IN MARE
3.GALLO DA COMBATTIMENTO
4.TRENO PER IL TIBET
5.LA IELLA
6.ICARO
7.RIDE IL PAGLIACCIO
8.RITO AZTECO
9.NERONE