Si intitola "Cane sciolto" ed è uno straordinario viaggio dentro l'universo di Omar Pedrini, artista dallo spessore culturale, umano e comunicativo fuori dal normale. Quello che emerge dalla lettura di questo libro è un caleidoscopio emozionale ricchissimo: Federico Scarioni racconta il suo viaggio tra mille peripezie per scrivere questo libro (Chinaski Edizioni) su una delle ultime icone del rock in Italia. Innanzitutto bisogna sottolineare la forma di questo libro: non è una biografia sterile su Omar Pedrini e non è un romanzo che racconta storie verosimili. "Cane sciolto" è un'esplosione di colori su carta, un collage di polaroid della vita artistica di una rockstar e delle sue tante vite, una carrellata di voci delle persone che fanno parte della sua vita, uno squarcio lucido sulle tante città italiane che hanno accolto Omar e, in modo diverso, ne hanno influenzato l'arte.
La bellezza ed il fascino di "Cane sciolto" risiede nella sua volontà di non snocciolare date, eventi, aneddoti, persone in maniera sterile; Federico Scarioni ha fatto un lavoro certosino e restituisce una genuinità nelle narrazione che risulta fluida e molto godibile. Molto apprezzabile è il tatto con cui vengono affrontate le questioni riguardanti il rapporto di Omar con i Timoria; emergono sfaccettature e retroscena molto interessanti sulle lavorazioni dei dischi della band bresciana, sui tour, sulle promozioni e su un mondo che finora non era stato raccontato in maniera così preziosamente organica.
Se un libro sa far sorridere e sa far commuovere, allo stesso tempo, vuol dire che suscita emozioni profonde e riesce a coinvolgere il lettore. "Cane sciolto" ha il pregio di essere un racconto puro e sincero, come il soggetto di questa storia incredibile che si lascia scrutare, osservare e descrivere a modo suo: fuori dalle mode e cercando sempre l'anima vera delle cose.