Dopo l'album d’esordio “Proteggimi” uscito il 19 gennaio 2018 e dopo il tour di presentazione, a novembre 2018 COLLA entra in studio per registrare un EP dal titolo “Distanze”, che è uscito ad aprile per XO la factory e Cabezon.
A fine luglio del 2017 parte la collaborazione con Costello's e la band, in una notte di bagordi e scazzottate, opta per il nome Colla, a sancire e fissare tra loro e la vita un patto di unione ed alchimia artistica. Le derive ritmiche di stampo Fine before you came e Altro, o la liricità dei Virginiana Miller o dei Non voglio che Clara (per citare i più rappresentativi), sta di diritto a sottolineare come i vicentini hanno la voglia di entrare a far parte della costola "di contenuto" di quello che è ad inizi duemila, era "il vero indie".
Poi con gli apripista di Calcutta e Coez hanno dato vita inconsapevolmente al fenomeno da hit parade. È davvero sussurrato questo disco breve, c'è tutto e non c'è niente, chitarre e silenzio, ritmo e liquefazione. Vapore e poi segni forti delle dita sul vetro della finestra aperta su uno spettacolo shoegaze ("Ikea"). La territorialità, oltre ai riferimenti suddetti si perdono man mano che la band trova un suo suono e la propria personalità. È un ep da ascoltare nottetempo, ("Pennarelli") come leggere un romanzo di Biamonti fatto di passeurs e di "venti Larghi". "Distanze" inizia come una Personal Jesus con un treno di timpani e poi evapora nella struggente sintesi di piani e forti in un dream-pop che commuove, e si fa etereo come una canzone dei Sigur Ros. "Mutande" è più vicina ad un Vasco Brondi che si sdraia nella poetica campagna ferrarese di Bassani, e guarda delle luci di una centrale elettrica sonora, attraverso intermittenze tra un rock matematico alla Aucan degli esordi e lo glicth-gaze dei Telefon tel aviv.
Un ep che fa sognare e si in-Colla al cuore. Sembra che ha battito, poi fa silenzio perchè è esploso tanti anni luce fa. Ma la sua bellissima luce si vede ancora.
Tracce:
1.pennarelli
2.distanze
3.mutande
4.ikea
marco valis di mauro
