La purezza dei suoni e le melodie eteree: questi i tratti più evidenti in "2011 D.C." dei Treni all'alba.
La band metà piemontese e metà valdostana pubblica quest'album nel giugno 2011 e punta tutto sull'espressività delle note. Nove brani strumentali che contengono tanti spunti: tutto si poggia su un'intelaiatura progressive su cui è adagiato del folk, del rock e una gran quantità di idee molto ben realizzate.
'Intro' in apertura del disco dà la possibilità di farsi un'idea di quello che ascolterà nel resto delle canzoni. Con 'Attila' prende forma la sostanza del lavoro: la varietà dei riff e le scelte stilistiche denotano un certo gusto artistico e un'ottima resa. Otto minuti, tanto dura il pezzo chiave di 2011 DC e si intitola 'Apocalisse'.
Sembra di passeggiare su di un filo teso e di non avere voglia di guardare giù perchè si è totalmente presi dal filo.
'Distrettotredici' è un altro bel pezzo, caratterizzato da un crescendo che ricorda un certo tipo di musica anni '70. Ovviamente si tratta di un'eco. Il nono ed ultimo brano si intitola 'Streghe' ed è un magistrale mix di tristezza, cupezza e malinconia.
I Treni all'alba meritano tutta l'attenzione possibile perchè hanno talento e si sente.
TRACCE
1. Intro
2. Attila
3. L'Arte Della Guerra
4. Il Demone
5. L'Apocalisse
6. Tempi Moderni
7. Fino Alla Fine... Del Mondo
8. Distrettotredici
9. Streghe
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