L'idea di base insolita dell'album è quella di prendere come riferimento dei romanzi, dei quadri, delle poesie, delle opere d'arte e comporre dei brani a essi ispirati. Potrebbe sembrare un'impresa titanica ma l'abilità artistica della band di Latina ha permesso di far muovere i brani senza scollamenti, come se si trattasse di un film a episodi.
Naturalmente l'indole folk della band trasforma il tutto in qualcosa di trainante e di estremamente godibile. Ma non c'è solo folk in "Liberamente tratto" perchè sono molto ben utilizzati i synth e delle belle chitarre distorte. I dieci pezzi del disco affrontano i temi più diversi come ad esempio "Uscita operai" in cui si puntano i riflettori su quanto oggi il mondo del lavoro sia spietato e trasformi le persone. "I cieli non sono umani" è un bellissimo brano che trae ispirazione dal libro di Hrabal 'Una solitudine troppo rumorosa' o ancora "Il dado è tratto" che attinge da 'I Quattrocento colpi' di Truffaut.
I Legittimo Brigantaggio hanno pubblicato un album che non può non incuriosire, un album che invoglierà a riscoprire saggi dimenticati o a scoprire magari l'autore che si aspettava da una vita.
Per gli amanti del genere folk questo è un disco da avere a tutti i costi perchè si tratta di un lavoro elegante, raffinato, che fila liscio nonostante gli argomenti trattati abbiano un peso specifico notevole.
TRACCE
01. Uscita operai
02. La lettera viola
03. Il diavolo nella camera oscura
04. I cieli non sono umani
05. Il dado è tratto
06. Eucalyptus
07. L’attimo ideale
08. Ruvido
09. Affari di famiglia
10. Tempo di uccidere
Ascolta gratuitamente "Liberamente tratto" dei Legittimo Brigantaggio