Serata di prelibatezze musicali quella dello scorso 1 marzo 2013 presso il circolo arci "La Scighera" di Milano dove si sono esibiti LEAVES AND STONE e la band francese CLEO T. Inaugura la serata LEAVES AND STONE che presenta brani dal suo ultimo ep "The Dancer", carico di atmosfere dense di emozioni e capace di catturare l'attenzione di tutto il pubblico presente in sala. Subito dopo è la volta di CLEO T che presenta brani del suo ultimo lavoro “Songs of Gold and Shadow”, che vede lo zampino di John Parish (produttore tra gli altri di PJ Harvey). La band parigina propone una fantastica rappresentazione sonora di filastrocche che portano buonumore: la cantante Cleo, oltre ad ammaliare l'audience con la sua voce ora suadente e delicata ora ruvida e potente, si destreggia benissimo fra il pianoforte e l'auto-harp. Scatena la sua forza espressiva nei brani con i claps, amplifica il suo canto utilizzando un megafono, la sua voce disegna atmosfere sospese e dichiara ripetutamente il suo amore per la nostra terra. Il pubblico, rapito dalle note e dalla personalità della band, ha dimostrato il suo apprezzamento, invitando la band a regalare loro ancora altre canzoni. Subito accontentati. Quella di Milano è stata la prima tappa della tournée italiana del gruppo di Parigi che resterà nel nostro Paese fino al 20 Marzo.
A fine serata ho avuto la possibilità di avvicinare sia Giacomo Manfredi (Leaves and Stone) sia Cleo (Cleo T) e scambiare con loro qualche battuta sulla serata e sulla loro musica.
Giacomo mi ha raccontato le sue sensazioni a inizio concerto: "ero teso, durante i primi due brani ero agitato. Poi mi sono sciolto e tutto è andato per il meglio. Mi sono divertito ed anche la risposta del pubblico è stata per me importante perchè le persone erano attente a quello che facevamo sul palco e c'è stato un buono scambio di energia". Ha definito poi la sua musica "sincera, intima e speranzosa". Sul farsi conoscere in giro e proporre la sua musica, Giacomo ha poi proseguito: "Trovare delle date fuori, all'estero, non sarebbe male perchè poi ti trovi a vivere esperienze che ti servono per crescere. Non sarebbe un problema trovare ad esempio quattro date a Dublino, partire e far conoscere la propria musica in giro". Abbiamo chiuso la chiacchierata su un suo pensiero sul live di Cleo T:"beh, son stati bravissimi ed io sono onorato di aver condiviso il palco con loro".
Per quanto riguarda invece Cleo mi ha spiegato cosa accade quando è sul palco:"Per me la cosa importante sono le canzoni, quello che ci metto nelle canzoni, e che tutto ciò arrivi al pubblico. Non faccio musica tanto per fare, ma suono e canto per comunicare immagini e colori, sogni ed incubi. L'unica cosa che importa è riuscire a trasmettere qualcosa al pubblico". Alla domanda sulle aspettative che la cantante parigina ripone nel pubblico italiano nel prosieguo del tour, Cleo mi risponde:"io so che il pubblico italiano è esigente, gli italiani hanno molta esperienza in fatto di musica e allora loro si aspettano molto. Se tu vai su un palco, vuol dire che tu hai qualcosa di speciale e dunque devi dare qualcosa di più del normale. Sono fiduciosa perchè so che se io do tutta me stessa, il pubblico mi darà altrettanta energia". A proposito della loro musica, di come definirebbe la loro musica, Cleo ricorre all'inglese:"Golden, dark and full of faith". Infine, di Leaves and Stone dice:"mi piace suonare con artisti del posto in cui andiamo a suonare noi; purtroppo in questa tournée non abbiamo molte altre occasioni per farlo. È stato bello vedere gli stessi nostri strumenti (piano e violoncello) suonati in un modo totalmente diverso; per me è stato molto importante. Lui (Giacomo) ha una voce molto particolare e per me è stato bravo perchè è sempre un rischio salire sul palco".
Vivalowcost ringrazia Antonella Lavini / BlackPoisPromotions e Fabio Vergani / A Buzz Supreme