Debutto da tutto esaurito per la due giorni milanese dei Subsonica, la band torinese che porta in scena i brani tratti dall’ultimo progetto discografico “8”. Lo show psichedelico portato in giro per lo stivale parte a suon di luci intermittenti e scariche sonore, finché dal palco non sorgono i monitor in un crescendo di distorsioni, come in un alba elettronica che si fa preludio di “Bottiglie rotte”.
I magnifici cinque sono in gran spolvero e il leader Samuel saluta il pubblico con un inequivocabile “Buonasera a tutti, i Subsonica sono tornati e adesso sono caxxi vostri!”.
I ragazzi di 40 anni hanno energie da vendere e “Discolabirinto” trasforma il forum in un bellissimo rave che tutti vorrebbero interminabile. Il concerto lascia spazio alla nuova produzione (“Jolly Joker”, “Respirare”, o “L'incredibile performance di un uomo morto”) ma non mancano le sorprese quando durante “Perfezione” si gioca con “Boys don’t cry” dei The Cure, o quando Willie Peyote fa capolino sul palco e si unisce alla band per 3 brani (“L'incubo”, ”I cani” e “Radioestensioni”).
Il concerto fila via denso di emozioni e good vibs, le oltre due ore di musica scorrono veloci tra cori, salti e pogate, in perfetto stile Subsonica. Samuel aveva ragione: sono tornati. E sono vivi più che mai.