Mercoledì 9 settembre 2020. Any Other, al secolo Adele Nigro, veronese classe ‘94, stasera è sola.
Sola con la sua chitarra dentro a un geode che sembra uscito da una puntata di Spazio 1999, sola con la sua voce straniante e la scarna bellezza delle sue note, sola nel trascinare i presenti in un vortice emozionale e emozionante dove i suoi pezzi (tratti dai due album della band “Silently. Quietly. Going away” del 2015 e l’immenso “Two. Geography” uscito due anni orsono) si mischiano alle cover, per le quali Adele ha una passione viscerale e delle quali ha fatto anche un EP, quel “4 covers” uscito su Bandcamp il 5 giugno, ovvero il Fee Wayver Day, ovvero il giorno in cui Bandcamp lascia agli artisti il 100% dei ricavi delle vendite.
Any Other è sola ma non è da sola. Lei è il cuore della musica, la bellezza che irradia arte, la purezza che genera candore. Any Other è in ognuno di noi e dopo un concerto del genere siamo tutti un po’ più felici.
Stefania Pucci