Era il 1983, Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni erano da poco tornati da Berlino in un'Italia annoiata, schiava delle apparenze, dominata dalle insegne luminose e da sogni americani. Pochi mesi dopo, alla voce pastosa e tagliente di Ferretti e alla chitarra ruvida di Zamboni, si sarebbero unite le performance provocatorie di Fatur e Annarella. Così, velocemente prendeva forma la dissociazione ritmica, figlia della destrutturazione punk che imperversava in America e Inghilterra, applicata alla melodia italiana delle bande, delle arie da balera e delle musiche liturgiche, che avrebbe definito la traiettoria artistica di uno dei gruppi più importanti della scena musicale italiana, i CCCP - Fedeli alla Linea.
Ora che la cellula dormiente si è risvegliata, a 40 anni dalla pubblicazione del primo ep "Ortodossia", torna alla luce una vecchia registrazione live del primo concerto dei CCCP - Fedeli alla Linea nella loro Reggio Emilia, tenutosi il 3 giugno 1983 nella palestra dell'Arci Galileo. Un nastro perso, ritrovato, esposto nella mostra ai Chiostri di San Pietro "Felicitazioni! CCCP - Fedeli alla linea. 1984 - 2024", considerato irrecuperabile e apparentemente inascoltabile ma che invece è stato digitalizzato e rimasterizzato.
«Nastro AMPEX Grand Master 3600 professional recording tape. Una scatola di cartone dai colori ora sbiaditi, al suo interno contenuto in una flangia d'epoca un nastro da ¼ di pollice. Porta una data, 3 giugno 1983, un luogo, Reggio Emilia, palestra circolo Galileo, primo concerto reggiano di CCCP - Fedeli alla Linea. Quarant'anni esatti per palesare la sua presenza all'interno dell'archivio di CCCP, riaperto e scandagliato per l'allestimento della mostra Felicitazioni!. Nessuna speranza di vita per quelle registrazioni, 40 anni sono un tempo troppo lungo per un nastro magnetico. Un primo passaggio in uno studio specializzato conferma la diagnosi: il nastro è da buttare. Pazienza. Siamo arrivati tardi. Ci viene consigliato un secondo studio, più che altro per scaramanzia e – impossibile, quasi romanzesco – il concerto ne esce intatto, fresco, potente. Tutti i grandi classici di quell'epoca e – ancora più sorprendente – addirittura brani inediti e perduti. Sorprendente anche ritrovare il volantino che annunciava il concerto, ora divenuto copertina dell'album. Sorprendente infine riesumare l'articolo uscito allora su un quotidiano locale. Il titolo della recensione è perfetto: "Concerto Punk. Unica rivolta è la cresta". Altro che nuovo nuovo» scrivono i CCCP – Fedeli alla Linea.
"Altro Che Nuovo Nuovo" è il titolo dell'album live che uscirà il 23 febbraio, proprio alla vigilia dei tre concerti a Berlino "CCCP in DDDR", lo spettacolo, già tutto esaurito in prevendita, che porta il Punk filosovietico e la musica melodica emiliana nel cuore pulsante della Repubblica Smantellata di Germania Est, all'Astra Kulturhaus di Berlino (24, 25 e 26 febbraio).
Contiene le canzoni storiche dei CCCP in versione live come "Punk Islam" e "Live in Pankow", riarrangiamenti originali, interi brani inediti.