La rivista Rolling Stone lo ha definito senza mezzi termini uno degli artisti cardine dell’underground italiano: si tratta di Marco Ancona, che dopo aver militato negli anni Novanta e Duemila in tre delle rockband indipendenti più apprezzate da critica e pubblico e dopo aver solleticato la nostra curiosità negli ultimi anni con quattro singoli pubblicati a suo nome, annuncia finalmente il primo LP del suo progetto solista. Un’uscita discografica sulla lunga distanza che si preannuncia dunque fondamentale nel percorso artistico di Ancona, dopo i fasti coi Bludinvidia, coi Fonokit e col progetto cult Amerigo Verardi & Marco Ancona, e che rappresenta una sorta di manifesto musicale per un artista con alle spalle trent’anni di musica, di dischi e di palchi calcati nella più genuina e coerente attitudine alternative.
Quando resta solo il nome, titolo dell’LP (che riprende anche il primo singolo che ha lanciato questo percorso) di Marco Ancona, in uscita il 29 novembre per NOS Records/Believe, è tutto questo: la chiusura di un cerchio e allo stesso tempo un nuovo inizio artistico per un autore nel pieno della sua maturità creativa.
Un disco potente e ruvido ma allo stesso tempo introspettivo e segnato da tutto quello con cui la nostra società ha dovuto fare i conti negli ultimi anni, con atmosfere scure e riflessive, frutto di un presente complesso e appesantito da scenari distopici, quasi post-apocalittici, sempre in bilico tra alienazione e tentativi di reazione.
Il lancio dell’LP è accompagnato dall’uscita del quinto singolo di Ancona, Non ascolti più, un digital-45 di due tracce che esce, sempre per NOS/Believe, due giorni prima, il 27 novembre, accompagnato da un videoclip ufficiale che si va ad aggiungere, in questa lunga gestazione, al successo dei singoli (e relativi videoclip) precedenti: Quando resta solo il nome, Per le strade di nessuno, La rivoluzione (con Francesca Romana Perrotta) e il recente dentro lei che dorme, chiudendo questa ideale quadrilogia.
Il lungo palmares di Marco Ancona, che compare su più di 60 pubblicazioni nelle vesti di cantante, autore, strumentista e produttore, si arricchisce quindi con un disco che porta il suo nome e conserva tutta la potenza rock che il suo pubblico gli riconosce da sempre e che lo ha portato a questa nuova avventura, come al solito senza compromessi con i dettami dei nuovi trend della discografia e con testi ispiratissimi e una qualità autoriale garantita.