Si intitola "Carnage" il nuovo disco firmato The Black Veils. Scritto e registrato prima dello scoppio della pandemia di Covid-19, il terzo album in studio dei Black Veils è un disco di post-punk crudo e diretto, registrato e mixato per restituire l'impatto “live” della band. Basso violento, chitarre taglienti, voce dinamica e batteria instancabile: l'intento era creare un album corale, con un sound più spontaneo e aggressivo dei precedenti, senza barocchismi. Carnage prende ispirazione dall'immaginario tipico dei Black Veils: (tanto) cinema, un po’ di sano esistenzialismo, gli effetti a breve e lungo termine dell'insonnia, una dose spropositata di black humour. Ma non solo: è forse il primo disco dei Black Veils che riflette sullo scenario sociale italiano e mondiale.
Carnage è un vero e proprio concept sui ruoli di vittima e carnefice, posizioni sempre interscambiabili in tutti gli ambiti relazionali. Brani come "See You at My Funeral", "Hyenas", “This Is Going to Hurt”, “Death by Arrogance” e “Cities on Fire” riflettono sulle manipolazioni politiche che mirano a dividere e far scontrare le fasce più deboli della popolazione, lasciando costantemente indenni i privilegiati. Ma anche canzoni come "Rabbits", "Lamourlamort", "Phantom Limb Syndrome" e "September Kills" giocano sull'ambiguità dei ruoli e sull’incomunicabilità.
“Lamourlamort” trae ispirazione dal film di Robert Aldrich “What Ever Happened to Baby Jane?” e dal romanzo “Pompes funèbres” di Jean Genet. Il ritornello riprende un momento dell’intervista di Nigel Williams a Jean Genet, in cui l’autore francese confuse le parole “l’amour” e “la mort”; "This Is Going to Hurt" cita in modo assolutamente delirante Elizabeth Short (Black Dahlia) e Gian Maria Volonté; il bridge di "Death by Arrogance" riprende alcuni passi da "Le Chants de Maldoror".
I Black Veils nascono a Bologna nel 2014 dall’incontro di Gregor Samsa (AKA gregorsamsaestmort), Filippo Scalzo (Caron Dimonio) e Mario d’Anelli (European Ghost). In bilico costante tra romanticismo disperato e feroci incazzature post-punk, pubblicano due album nel 2015 e nel 2017, Blossom (auto-prodotto) e Dealing with Demons (Atmosphere Records).
In apertura di Drab Majesty, Leonardo Cannatella (BeStrass, Leva) compie il suo battesimo come primo batterista ufficiale della band. Tra il 2017 e il 2019 i Black Veils girano l’Europa (Italia, Francia, Germania…) scrivendo nuove canzoni per il loro terzo capitolo.
Tre nuovi singoli vengono pubblicati dalla Icy Cold Records tra il 2020 e il 2021 ("Hyenas", "Lamourlamort", "Rabbits"). Ogni brano presenta come “b-side” un remix creato appositamente da musicisti vicini alla band: Geometric Vision, HAPAX e i danesi The Foreign Resort. Un quarto e ultimo singolo, "Cities on Fire", precede l'uscita del disco.