Le cose belle non muoiono mai, è proprio vero. E così ritornano in scena i LA CRUS, affascinante band milanese nata nel 1993 dal connubio artistico tra Cesare Malfatti e Mauro Giovanardi. Il loro ritorno sulle scene insieme è dovuto alla volontà di proporre "MENTRE LE OMBRE SI ALLUNGANO" - appunti scenici per voci, suoni e immagini. Si tratta di uno spettacolo simbolo dell’avanguardismo della storica band che si riunisce esclusivamente per ridare vita a questa performance e per pochissime date.
ECCO I PRIMI APPUNTAMENTI
2/3/4 Luglio Milano - Teatro Elfo Puccini
6 Luglio Gardone R. (BS) - Parco del Vittoriale - Laghetto delle Danze
04 Agosto Finale Ligure (SV) - Fortezza di Castelfranco - Digital Fiction festival
7 Settembre Ancona - Mole Vanvitelliana - La Mia Generazione Festival
1 Novembre Parma - Casa della Musica 13° edizione festival “Il rumore del lutto”. Parma 2020 capitale della cultura
A venti anni dalla prima rappresentazione torna in scena “MENTRE LE OMBRE SI ALLUNGANO - appunti scenici per voci, suoni e immagini”, spettacolo simbolo dell’approccio artistico/avanguardista dei LA CRUS e capostipite delle performance multidisciplinari di quella stagione rivoluzionaria che fu il rock italiano degli anni ‘90.
Non una reunion, ma la riproposizione di uno spettacolo seminale che ha fatto scuola, aperto scenari nuovi e che ha aveva spostato il percorso dei La Crus verso una forma scenica sempre più vicina a quella propriamente teatrale e multimediale.
Proprio di "appunti scenici" si tratta: rapide tracce di un modo diverso di intendere la scena da parte di un gruppo musicale in costante ricerca, in cui le canzoni rappresentano l’innesco all’esplosione di un mondo fatto di parole, immagini e suoni.
Il gruppo si ripresenta in un'inedita versione a due, Mauro Ermanno Giovanardi e Cesare Malfatti - voce e suoni - in una sorta di immobilità scenica che favorisce il fluire dei ricordi e delle immagini.
Riaffiorano innanzitutto le canzoni che hanno segnato la storia del gruppo: da Come ogni volta a Notti bianche, da Dentro me a Nera Signora, da Natale a Milano a L'uomo che non hai - in nuove versioni, ancora più sperimentali e oblique, tra sferzate d'energia e caldo intimismo.
Da un gracchiante walkman si diffondono frammenti di voci; versi di Pasolini, Pagliarani, Bufalino, Salinas, Tenco che canta l'amata Angela.
Sullo schermo, come una grande finestra, scorrono le immagini oniriche, campionate dai primi esperimenti di cinema di Man Ray, ed elaborate da Francesco Frongia; piccoli film che accompagnano ogni canzone in un emozionato ed emozionante "inventario" di sogni, visioni, delusioni e passioni. Un'ora di poesia, semplicemente.
I La Crus saranno quindi di nuovo insieme unicamente per questo progetto che esce dall'alveo dello spettacolo per entrare in un universo culturale più ampio e stratificato.
Un'occasione irripetibile per rivedere sullo stesso palco le due anime fondanti della band milanese e l'occasione per ammirare un progetto visionario e anticipatore, unico nel suo genere.