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Abbiamo contattato i BELTRAMI, freschi di pubblicazione del loro disco dal titolo "Intorno". Ci hanno parlato della loro musica, delle loro canzoni, dei loro progetti futuri, dei loro gusti musicali e molto altro. Buona lettura!

intorno1. Chi sono i BELTRAMI secondo i BELTRAMI?
Ottima domanda! I Beltrami sono cinque teste in cinque mondi completamente diverse, in un discreto equilibrio sempre precario ma, per questo, vivo. Tanti spunti, sicuramente molti legami con il nostro territorio (Italiano, prima ancora che napoletano) e una comune voglia di far sì che il proprio lavoro possa prendere una giusta strada, al meglio , sempre.

2. Come definireste la vostra musica? Se doveste dare tre aggettivi alla vostra musica, quali scegliereste?
Eterogenea, intimista, sensazionale. Il primo aggettivo rispecchia soprattutto “Intorno” e il lavoro fatto fin’ora, senza vincoli, senza schemi. Il secondo riguarda invece l’origine dei nostri brani, la loro provenienza e l’obiettivo al quale abbiamo mirato facendo ascoltare il disco, l’interiorizzazione, l’”intimizzazione”, diversa e soggettiva di ogni fruitore. L’ultimo, “sensazionale”, fa riferimento alle sensazioni di qualsiasi genere, oggetto principale della maggior parte dei nostri brani.

3. Cosa rappresenta per voi la musica (la vostra e quella che ascoltate)?
La musica rappresenta, per noi, una sorta di “materializzazione” delle sensazioni di cui si parlava già prima. Come una foto, fissare un momento che possa rappresentare la metafora di qualcosa di generico o solo rimandare, ad ogni ascolto, alle stesse sensazioni.
Tutto questo la trasforma in viaggio, speranza, ambizioni, salvezza e tanti altri milioni di cose, in entrambe le modalità di fruizione.

4. Ascoltando il vostro ultimo lavoro dal titolo “INTORNO” , ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono? Come è nata la collaborazione con Roberto Angelini? beltr
Il lavoro è nato in maniera molto lenta e istintiva, qualche brano alla volta, nella fase di costruzione del progetto “Beltrami” stesso. Alla base di ogni brano c’è un momento di uno o più elementi che diventa bozza di idea, poi lavoro di gruppo e tanto “sbatterci la testa”, prima di poter essere definito brano.
La collaborazione con Roberto è stata spontanea e molto “ricca”. Gli abbiamo scritto proponendogli il pezzo, lui ha accettato di buon grado, è venuto in studio, ci siamo divertiti un sacco e abbiamo “portato a casa” questa versione di “Prima o poi” (traccia sei di Intorno), impreziosita dalla sua voce e dalla sua lapsteel.

5. Quali sono i vostri progetti futuri?
Continuare a suonare “Intorno” per un altro po’ e fermarci prima di essere stanchi, per poter ricominciare a curare la fase compositiva che abbiamo appena ripreso tra le mani con qualche nuova, speriamo buona, idea.

6. Musicalmente parlando, qual è il vostro sogno nel cassetto?
Che i nostri brani, le nostre “creature” abbiano il meglio che si possano permettere e che fare musica sia sempre così pieno di stimoli come lo è adesso.
Poi ci sono tutti quelli che non vi diremo mai e sono decisamente più divertenti.

7. Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
Band e cantautori del nostro panorama musicale italiano?
Ce ne sono talmente tanti e talmente tanto interessanti che sarebbe difficile sceglierne solo tre. Ci piace seguire il fermento, i continui cambiamenti e i nuovi nomi, se sono validi. Ci è capitato di dividere il palco, in questi anni in giro, con progetti davvero molto interessanti e con molti di loro è nato anche un bellissimo rapporto di amicizia e confronto, cosa molto utile in un mondo che sembra un immenso mare e, spesso, non necessariamente d’acqua.

 

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