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Cosigravevicini Donagrave cover zpsfde9dbdbAbbiamo contattato telefonicamente Cristina Donà, raffinata ed ammaliante cantautrice lombarda che ha da poco pubblicato il suo nuovo disco dal titolo “Così vicini”. Abbiamo fatto una chiacchierata di venti minuti in cui la cantante ha raccontato il nuovo disco, le sfumature liriche e melodiche, del suo rapporto con le persone che seguono la sua musica, del tour e delle novità che il tour riserverà. Buona lettura e buon ascolto.


Domanda: Partiamo innanzitutto dal titolo del disco "Così Vicini": ipotizzando di essere ad uno speed date, come descriveresti questo disco ad una persona che non ha mai ascoltato la tua musica?

Cristina: Sono sempre molto in difficoltà in questi casi (ride). All'interno della mia musica ci sono tante sfumature diverse che vanno dalla canzone d'autore classica e classicamente arrangiata, quindi anche solo chitarra e voce, fino alle canzoni più rock e magari sperimentali nei suoni e nell'uso degli arrangiamenti. Questo album parla delle nostre corde più interiori, quelle che spero di poter far vibrare con le parole che ho scritto e con le note che canto. È un album che mi viene da descrivere con la parola intimista. Poi, per il resto, diventa difficile; io di solito prima mi faccio dire la musica che ascolta la persona che mi fa questa domanda così posso avere dei parametri per descrivere la mia...perchè non è nè pop nè rock o, comunque, è sia rock che pop. Anche quando mi chiedono sul segno zodiacale, del resto, perchè sono una cuspide e sono nata tra due segni e quindi mi è difficile catalogare molte cose della mia vita...

Domanda: Restiamo sempre sul titolo: cosa o chi è il tuo 'così vicino'?copyDonagrave 2014 C9A9509 intermedio zps595558e8

Cristina: Così vicini sono mio marito e mio figlio, ovviamente, che sono le persone con le quali sento un legame profondissimo e con le quali condivido ogni giorno della mia vita. Poi anche il territorio dove vivo è vicino a me ed è un territorio che amo molto. Io abito in montagna ormai da 22 anni e mi piacerebbe che quella che noi chiamiamo natura come se fosse qualcosa di lontano da noi ritornasse ad essere parte delle nostre vite in modo più consapevole.

Domanda: Se dovessimo immaginare di paragonare il tuo approccio musicale ad un quadro, cosa troveremmo dipinto sulla tela?

Cristina: Troveremmo intanto tecniche diverse: dall'olio al carboncino che non si sposa bene con la tela, alla grafite, all'inchiostro della penna; troveremmo sicuramente qualche parte figurativa e poi in alto a destra una parte astrattissima.

Guarda il videoclip di "Così vicini"

 

Domanda: Per quanto riguarda l'anima del disco, il messaggio del disco: ascoltando le canzoni, dal punto di vista dei testi, si potrebbe definire il disco come 'poeticamente essenziale' perchè arrivano in maniera diretta. A cosa è dovuta questa scelta?

Cristina: È dovuta sicuramente alla volontà di arrivare il prima possibile in confidenza con chi mi ascolta perchè, dovendo essere un disco che ha voglia di parlare di intimità e di cose profonde, necessitava un linguaggio scarno e con pochi giri di parole perchè arrivasse subito al punto in qualche modo. Ci sono le metafore, io amo utilizzare anche vie magari non proprio direttissime pur sfruttando parole che sembrano dirette; e poi è anche frutto del lavoro di anni perchè ogni volta mi propongo di condensare in tre minuti un messaggio che sia il più chiaro possibile, a mio modo. Negli anni ho anche affinato questa capacità però in questo album, come dicevi giustamente tu e notavi, era necessario un po' questo linguaggio.

Domanda: Sempre parlando del disco, passiamo alle melodie; si nota un approccio intimista. Brani della tua carriera musicale passata come "Triathlon", "Ho sempre me", "Truman Show" avevano una matrice decisamente rock, qui i brani hanno una struttura musicale un po' più morbida. Cosa resta di quell'attitudine in questo nuovo disco?

copyAA 2014 C9A9151 web zps87d8ca5aCristina: io sono fatta di tante anime come ascoltatrice perchè da ascoltatrice mi sono nutrita sia di canzoni che possiamo dire morbide che di canzoni più rockeggianti, più spigolose e negli anni ho sperimentato sia l'una che l'altra cosa. In me il quantitativo di spigolosità e di morbidezza è sempre uguale, poi negli album vario la dose a seconda di quello che voglio raccontare. In questo disco ci sono brani con alcune spigolosità ma io non penso che si debba sempre per forza rimarcare e cercare di far vedere che si è rockeggianti.

Domanda: Girando sul web , in più di un articolo vieni definita "incantautrice": cosa ti suscita questo appellativo?

Cristina: Beh, intanto l'ho suggerito io (ride); in realtà la genesi mi è oscura nel senso che non ricordo se era stata una persona a un concerto a definirmi così o se un giorno a un'intervista alla domanda 'Come descrivi la tua musica?' o 'Come ti definiresti?' io ho detto 'Sono un'aspirante incantautrice' più che altro perchè per me il canto è sempre legato a una magia che riesco a descrivere difficilmente e spesso mi viene detto alla fine dei concerti che ho toccato le corde e ho fatto stare bene le persone non solo per le canzoni ma anche per delle vibrazioni che può essere interpretata poi a seconda delle religioni che uno frequenta.. e quindi nasce un po' da lì, dalla magia che mi piace pensare che suscito negli altri quando canto.


Qui di seguito potete ascoltare l'estratto audio dell'intervista telefonica in cui Cristina spiega il suo rapporto dal vivo e web con le persone che seguono la sua musica; ci ha poi parlato del tour e delle novità che caratterizzeranno le date della tournée di “Così vicini” sia quella in versione acustica sia quella in versione full-band. E, a conclusione della chiacchierata, un simpatico saluto...