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Abbiamo intervistato i FOX THUNDER AND MAJESTIC PARROT che ci hanno introdotti nel loro mondo musicale, ci hanno parlato del loro nuovo disco, delle loro canzoni, delle loro influenze musicali, dei loro progetti futuri e molto altro. 

Buona lettura

ftmp1. Chi sono i FOX THUNDER AND MAJESTIC PARROT secondo FOX THUNDER AND MAJESTIC PARROT?
Uno zoo in miniatura: siamo quattro persone completamente diverse, con background di musica e di vita differente, con influenze plurime ma capaci di fondersi. E poi, amiamo sì la fauna, ma anche la flora (chi vuol capire capisca..)

2. Da dove deriva il nome della vostra band?
Eravamo un pò su di giri, e Giovanni – batterista e leader della band – era sul treno per Lucca con i membri del suo vecchio gruppo. Discutendo di quale fosse il nome più appropriato per una band funky che racchiudesse sia il concetto di calore melodico che quello del dinamismo ritmico tipici del genere. Abbiamo associato questi pensieri a dei colori in particolare, e quei colori a degli animali. Ed ecco la volpe di tuono e un maestoso pappagallo: motivo per il quale anche sul palco ci piace avere vestiti e strumentazione di un certo colore. Beh, sì, eravamo proprio su di giri.

3. Come definireste la vostra musica?
Massiccia, potente, precisa. Sono i primi tre aggettivi che mi vengono in mente. Cerchiamo di abbinare un gran groove, per certi versi molto 70s, con un crossover che è più vicino ai nostri tempi, agli anni '90. Il tutto rivisitato in chiave decisamente attuale, specialmente nei suoni e nel cantato.

4. Cosa rappresenta per voi la musica (la vostra e quella che ascoltate)?
Per noi la musica non è nient'altro che la dimensione che ci ritagliamo, personalmente e collettivamente, per fuggire da una società che in maniera implicita ma spesso anche esplicita inibisce certi modi di dire, di fare, di atteggiarsi. Per noi la musica è liberazione.

5. Ascoltando il vostro ultimo lavoro, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?

Spesso si parte da una cellula ritmica proposta dal batterista, che viene sviluppata e arricchita dal basso solido di Martino. Poi, ci concentriamo su armonia e melodia grazie al lavoro di Marco, il chitarrista. Le voci sono invece di Alessandro, che lavora a fondo sul testo a partire dall'idea iniziale. Spessissimo le nostre canzoni prendono spunto da una particolare specie animale, di cui cerchiamo di riprodurre le abitudini, l'andatura, il verso, l'anima. Da qui i versi, che utilizzano queste metafore “bestiali” per parlare di noi, di quello che ci circonda, di quello che ci impressiona.

6. Quali sono i vostri progetti futuri?
Il nostro progetto futuro, nell'immediato, è un secondo cd, magari trovando chi investa nel nostro progetto. Poi suonare, suonare e suonare, live e in mezzo alla gente.

7. Musicalmente parlando, qual è il vostro sogno nel cassetto?
Vorremmo suonare al Coachella. Ma, più in generale, il nostro vero obiettivo è contribuire nel ricreare una scena musicale underground italiana, e per quanto ci riguarda più nello specifico, con il funk al centro.