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Esce giovedì 2 maggio 2024 su tutte le piattaforme digitali (per Platinum Label) il nuovo singolo de Il Metz, una cover del celebre brano di Lucio Dalla, "Tu non mi basti mai". L'alter ego musicale e cantautorale del produttore Matteo Maltecca ci accompagna verso un nuovo piccolo inizio in vista della pubblicazione di un disco. Questo vuole essere un timido omaggio a Lucio Dalla, una personale versione di uno dei brani preferiti de Il Metz che ha voluto qui reinterpretarlo alla sua maniera. 

Ci ha colpito così tanto, che abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere con lui.

 

  1. In un mondo dove siamo costretti a pubblicare una valanga di inediti, hai pubblicato una cover. Pensi possa essere controproducente dal punto di vista discografico?

Si lo capisco ma sinceramente non mi interessa proprio. Poi anche questa cosa di dover per forza pubblicare non sono proprio d’accordo perché ovviamente ne viene meno la qualità delle cose.

Non sono solito fare cover però questo brano mi ha seguito per tanti anni e quando ho pensato di ri arrangiarlo non ho pensato proprio alla discografia…anzi!!!

Ho voluto fare un mio omaggio ad uno dei cantautori italiani che mi hanno influenzato di più negli anni e niente di più. Forse era più importante per me che per gli altri e va bene così!!!

 

  1. E in che modo “Tu non mi basti mai” di Lucio Dalla ti rappresenta?

Questa canzone mi rappresenta perché parla d’amore incondizionato. Di quante cose nella vita si può dire che non ci bastino mai?

In questo mondo dove l’amore è ormai passato di moda e si tende verso l’egocentrismo assoluto, questa canzone è aria fresca.

Ho sempre apprezzato la scrittura di Dalla perché non gira intorno alle parole ma arriva dritto al punto; vuole dirti una cosa e te la dice senza nascondersi troppo, in modo semplice e profondo come tutte le belle cose della vita ehehehe

 

  1. Ti ricordi come mai hai scelto di chiamarti proprio “Il Metz”?

Si certo! In realtà è il nome con cui mi hanno sempre chiamato gli amici quando ho vissuto a Genova. Da Matteo a Matte poi si è passato a Met poi a Metz, Shmetzz e poi al “Il” Metz” perché era un modo simpatico per sfottermi perché sono di Milano. Adoro quel modo così inclusivo che hanno i genovesi ehehe no scherzo è una città che amo ed è la mia seconda casa sempre.

 

  1. Dopo tanti anni di percorso, ti senti mai in colpa per non aver fatto o pensato prima qualcosa? Il successo è una scienza esatta?

No in realtà il mio percorso come “Il Metz” non è nato da tanto.

Scrivo e suono da una vita ma questo progetto è arrivato nel momento in cui proprio non riuscivo più a tenerlo nel cassetto.

E’ stato giusto così e ho passato diverse fasi ed esperienze per arrivare ad oggi; ora sento che la forma canzone è quella dove riesco a esprimere meglio il mio concetto di musica, ma non è sempre stato così.

Per quanto riguarda il successo non so proprio; in questo periodo mi sto molto concentrando sul fare quello che mi piace e che mi rende fiero ed entusiasta…il resto se arriverà lo vedremo

 

  1. Ti ricordi ancora la prima volta che hai ascoltato “Tu non mi basti mai”?

 

In realtà la prima volta non me la ricordo…però mi ricordo che avevo circa 14 anni e che mia mamma aveva la cassetta; la cantavamo in cucina mentre lavava i piatti e io la accompagnavo con la chitarra di mio padre. Un bellissimo ricordo che è stampato indelebile nella mia mente.