É uscito venerdì 17 novembre 2023 su tutte le piattaforme digitali il nuovo album del progetto Freddo, un disco che prova a dare una personalissima definizione a una parola che non esiste: "Sinestetica". Freddo l’ha infatti inventata per dare una forma a quella che gli piace immaginare come “l’arte della sinestesia”. La sinestesia è tecnicamente la capacità di percepire intrecciando i sensi, un’associazione espressiva tra parole pertinenti a diverse sfere sensoriali.
Noi lo abbiamo intervistato, e siamo grati del tempo e degli spunti che ci ha regalato: una nuova visione sulle uscite settimanali e sulla musica indipendente. Ecco com’è andata!
1. Come mai hai sentito l’esigenza di trovare un termine come “Sinestetica”? E che cosa significa questo termine che dà il titolo al tuo nuovo album?
Un disco cosi articolato non poteva avere un titolo didascalico o leggero. Aveva bisogno di uno “statement” e l'ho trovato in un cosiddetto neologismo, ossia una parola nuova, creata da me per definire quella che e' l'arte della sinestesia”. “Un suono caldo” e' l'esempio che piu' spesso si usa per spiegare questo concetto strano in cui udito e tatto si incontrano e ci danno una sensazione precisa e inspiegabile. L'intreccio delle percezioni sensoriali e' un mare in cui nuotare. C'e' chi ce l'ha dentro, c'e' chi lo subisce e quasi affoga, c'e' chi non sa neanche da dove inziare per usare I suoi sensi e galleggiare lontano. Beh secondo me invece dentro il tentativo di mescolarli questi sensi ed abbandonarsi a tutte le vite possibili c'e' un'arte da affinare per andare oltre le banalita' o le paure di ogni giorno.
2. Quali sono i vantaggi oggi di pubblicare un album? E che tipo di spazio editoriale su Spotify e simili ha la tua musica? Quale sarebbe la playlist ufficiale di Spotify perfetta per te?
Domandona non facile, un po' da addetti ai lavori.. e allora rispondo proprio tecnicamente. Io vengo da una generazione che se ne frega del singolo e sente che e' l'album l'anima vera del discorso di un artista. Ma e' il 2023, e quindi per unire la mia natura arcaica con la necessita' di arrivare a piu' gente possibile secondo le regole del mercato oggi, ho scelto di pubblicare un album come farebbe una etichetta. Ho seguito il percorso da zero con una programmazione lunga un anno intero (una fatica virgola cinque!) infatti ho scritto, registrato, prodotto e mixato tutto da solo. Poi investito su un Mastering professionale al famoso Metropolis Studios qui a Londra ed in fine sono uscito ogni 2 mesi con un singolo e relativo video (anche quelli prodotti da me, andate su Youtube a dare una occhiata!). Con questo lungo processo poi sono approdato all'Album che da un senso a tutto cio che voglio comunicare. Con Yasmine Di Cataldo, una consulente artistica e social media manager a cavallo tra Italia e UK abbiamo stilato un calendario di uscite, presave, post, reels etc etc, e lavorato against the clock! Tutto questo perche' Sinestetica e' per meta' un disco pop, volendo radiofonico, e questo andava sfruttato, ma per l'altra meta' e' un tuffo dentro ricerche musicali e concetti meno vendibili che non si possono riassumere in un singolo brano. Quindi abbiamo puntato a creare buzz e attenzione lungo tutto l'anno con 5 singoli e grazie al brano “Rainbow” siamo riusciti ad entrare su una Playlist editoriale “Fresh Finds UK & IE”. Non mi intendo di playlist ma diciamo che quelle cosi, rivolte al mercato internazionale, sarebbero le piu' adatte sia per la sonorita' che per il fatto che il disco e' scritto meta' in Italiano e meta' in inglese. Ma se sapete come si fa ad entrare su New Music Friday Italia fatemi sapere, dicono faccia diventare piu' alti e slanciati! :)
3. Riesci a fare musica anche distaccandoti da algoritmi e numeri? E come riesci ad emergere dalle numerosissime uscite settimanali?
La domanda te la faccio io allora: esistono artisti indipendenti e sconosciuti che riescono ad emergere dalle infinite uscite settimanali? Io credo di no. Ci sono artisti che sono dentro una scena musicale magari piu' in voga in questo momento, e quelli hanno piu' chance degli altri. Ma in genere ogni uscita di successo e' il risultato di tanti fattori in cui un team discografico, un ufficio stampa, un dato produttore, e comunque investimenti continui sono tutti elementi fondamentali per creare quell'interesse prima ancora che il brano esca. Quindi finche' non avro' trovato la mia tribu' continuero' a fare come fanno tutti quelli che vogliono comunque dire qualcosa per emozionare gli altri e stare bene con se stessi facendo arte: penso solo alla qualita' della musica e continuo a credere che se quello che faccio soddisfa me prima o poi trovera' una strada.
4. Che tipo di ascoltatore sei? Playlist o dischi? Digitale o analogico? Novità discografiche oppure sempre gli stessi dischi del cuore?
Decisamente dischi e non Playlist, ma non necessariamente solo analogico. Sono appena tornato da un bellissimo Milano Music Week dove ho assistito a due live strepitosi dei Post Nebbia e di Daniela Pes. E ora non faccio altro che ascoltare i loro album su Spotify e su Youtube. Poi vabe' ogni tanto il vinile di Animals dei Pink Floyd o un cd dei Jazz Messanger di Art Blackey ci casca pure fuori dalle casse..
5. E che tipo di rapporto hai con la meditazione? E come hai raccontato il tuo rapporto con la meditazione in questo disco?
La meditazione e' la condizione piu vicina alla nostra pre e post esistenza, li dentro siamo fermi e in quella sospensione abbiamo dovuto e dovremo passare comunque tanto tanto tempo. E' bene imparare il suono del nostro respiro e l'arte del silenzio che sono una cura profonda per l'anima. Dentro Sinestetica le tracce che sfiorano o parlano espressamente di meditazione sono molte: “Francamente”, ispirata e dedicata al genio che e' stato Franco Battiato e alla sua ricerca, “Segni del Sempre” che parla del concetto inafferrabile del tempo, “Costellazioni” che dentro l'energia elettro-rock nasconde un mondo etereo e lunare, “Radio Distrazione” che e' davvero e' un cortometraggio per allontanarsi in modo figurativo dal caos e dei social media e delle grandi citta', e in fine “La Regole Del Fiume” un viaggio dentro cui perdersi come nell'acqua che scorre. “Se l'essere umano non approda a una sponda, niente fermera' quell'onda” significa che se non troviamo la calma del respiro e dell'astrazione non ci libereremo mai della paura di morire. Ecco io senza meditare non avrei mai potuto mettere insieme ne i concetti, ne i suoni ne, i contenuti di questo mio secondo Album. Spero ascoltando troverete la curiosita' o la voglia di abbandonarvi anche voi.