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Sempre dalla parte del torto è il nuovo album della Banda POPolare dell'Emilia Rossa, interamente finanziato tramite una campagna di crowdfunding di successo, che ha raggiunto in meno di tre settimane il 100% dell'obiettivo stabilito. Il disco, quarto album del gruppo, vede una tracklist composta da dieci canzoni con ospiti importanti, come 'O Zulù, i Modena City Ramblers, i Gang, Kento e Marcello Coleman, fra i tanti amici e sostenitori di lungo corso della Banda.

La Banda POPolare dell’Emilia Rossa ce lo racconta in esclusiva!

“Sempre dalla parte del torto”. Una sorta di dichiarazione d’intenti già dal titolo. Ma vi sentite veramente dalla parte del torto? Non è che dalla parte del torto sono “gli altri”?

Il titolo è la citazione di un aforisma di Brecht che ci pare sintetizzi al meglio da quale parte della barricata si sta nello scontro tra capitale e lavoro. L'avverbio "sempre" che abbiamo aggiunto vuole essere altresì un omaggio all'opera di Claudio Lolli, un segno di continuità con la sua battaglia.

Fate musica, e politica, da più di dieci anni. Dai tempi della vostra formazione, il 25 aprile 2011, avete cambiato qualche approccio o atteggiamento nel vostro modo di fare musica e in quello di fare attivismo, anche magari in risposta ai mutamenti esterni?

Al contrario, più si va avanti e più attuali si fanno gli ideali rivoluzionari per cui facciamo militanza e musica. Questa celebre riflessione di Picasso sull'arte ci pare calzi a pennello anche per il nostro modo di fare musica: "Cosa credete che sia un artista? Un imbecille che ha solo occhi se è un pittore, solo orecchie se è un musicista, solo versi nel cuore se è un poeta? No. Egli è anche un uomo politico, costantemente sveglio davanti agli avvenimenti del mondo, per quanto dolci o laceranti essi possano essere. La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti, ma è lo strumento di una guerra offensiva e difensiva contro il nemico”. Altrettanto dicasi per la musica.

Durante le fasi di scrittura di questo nuovo disco, quali sono stati gli avvenimenti che più hanno segnato secondo voi la nascita di questi brani e la vostra esigenza di esprimervi artisticamente?

Parecchi avvenimenti. Questo sistema è una fucina continua di aberrazioni tali da non lasciare fiato. I sindaci e i governi che fanno della repressione della miseria la loro bandiera, la splendida lotta dei lavoratori GKN, la strage di detenuti al carcere di Modena, il Black Lives Matter sono senz'altro tra i fatti più significativi.

La maggior parte dei brani di “Sempre dalla parte del torto” ha temi e messaggi piuttosto chiari, ma ce n’è uno che ci piacerebbe poteste spiegare meglio, ovvero “Solomon’s Tube”. Cosa potete dirci di questo brano?

Salomon's Tube è un viaggio distopico ma al contrario. Anziché parlare nel presente di un futuro ansiogeno e grigio si parla del presente da un futuro migliore. Nel 2035 o giù di lì una nuova generazione si guarda indietro e racconta con sarcasmo di un'epoca, quella odierna, di lobotomizzati dai social o, per meglio dire, dai capitalisti che li controllano. Non è una critica allo sviluppo tecnologico, al contrario! Ma l'uso della tecnologia deve essere al servizio del bene collettivo e non per la propaganda e i profitti di un’esigua minoranza di ricchi che ne detengono la proprietà. La canzone è tutt'altro che semplice e "radiofonica" ma avvolge mente e corpo... per questo ci piace un sacco!

Sul disco ci sono tantissimi ospiti di alto livello: sono tutte persone con cui condividevate già rapporti personali prima del disco, o avete contattato qualcuno di loro specificamente per collaborare all’album? È importante secondo voi non sentirsi soli nella propria lotta?

Gli ospiti che ci hanno onorato della loro presenza sono tutti amici ma soprattutto compagni d'arme con cui abbiamo avuto il piacere di condividere il palco e con cui combattiamo quella stessa battaglia di cui cantavano gli Area: "il mio mitra è un contrabbasso che ti spara sulla faccia, ti spara sulla faccia quel che penso della vita".

Vedete qualche “banda popolare dell’emilia rossa” tra le nuove leve e nuove generazioni del panorama musicale italiano?

La nostra in realtà è una banda anche di giovani leve: due componenti sono under 30 e arricchiscono di molto il nostro percorso artistico. Per il resto ci preme ribadire la nostra solidarietà agli amici e compagni della P38, colpiti assieme a Marco Vicini, responsabile del circolo Arci Tunnel di Reggio Emilia, da una persecuzione giudiziaria gravissima che va a ledere la libertà di espressione artistica e li sottopone a un vero e proprio processo politico. Colpisce tra l'altro il silenzio a cui è sottoposto questo caso da parte dello scenario degli artisti. Anche per squarciare questo muro di gomma nei confronti dei P38 abbiamo scritto la canzone AEmilia Paranoica, terza traccia dell'album.