Fuori da venerdì 16 giugno 2023 "Non è la Rai", il nuovo singolo di Doriah in collaborazione con Freak&Chic e Giungla Dischi. Una canzone che descrive la necessità di regredire e rifugiarsi nelle proprie istanze infantili. Un viaggio tra i sogni e le paure di chi negli anni '90 è stato bambino: Non è la Rai, l'AIDS, la chirurgia plastica di Moira Orfei...
Presentati con i tre aggettivi che meglio ti descrivono.
Solitario, tenero, sintetico. Tendo ad essere un animale solitario, poco socievole, non amo molto stare in gruppo e tantomeno tra la folla. Se superi questo step, questo mio alone di solitudine che mi fa apparire burbero in realtà sono tenerissimo, affettuoso, protettivo. Tendenzialmente cerco di essere sintentico, anche se non sempre ci riesco. Con i testi bene o male ho trovato il mio modo di esprimere tanto con poche parole, vorrei anche farlo nella vita di tutti i giorni.
Come nascono i tuoi progetti musicali? Studi tutto a tavolino oppure ti lasci completamente guidare dall’ispirazione?
Tendenzialmente assecondo il mio mood emotivo del momento, l’unica regola che conta per me è essere autentici a tutti i costi, mi pare che comunicare in questi termini sia il modo più pieno e soddisfacente. Ovvio che per le sovrastrutture, gli arrangiamenti, i suoni, poi ci sia un lungo lavoro di artigianato.
Perché dedicare un pezzo proprio a “Non è la Rai”?
Non è la Rai rappresenta un po’ il fardello culturale che si porta dietro la mia generazione, quella dei 35enni, la post ideologia, quel tentativo tutto berlusconiano di colmare il vuoto della fine delle ideologie con il nulla cosmico, insabbiando tutti i problemi che sarebbero sopraggiunti con un individualismo sfrenato. Ne stiamo pagando ancora oggi le conseguenze e siamo in un momento storico in cui ci stiamo leccando le ferite. Direi che Non è la Rai è una testimonianza di prima mano fatta da chi ha vissuto questo periodo storico.
Qual è il pezzo della storia della musica che avresti voluto scrivere tu?
Assolutamente Annarella dei CCCP. Troppo vera per essere vera.
Qual è la tua più grande ambizione? Il tuo più grande desiderio, il tuo “sogno impossibile”?
Molto banalmente riuscire a campare di musica, magari essendo solo una firma, un autore, un produttore, insomma fare l’artigiano senza metterci troppo la faccia.