Gli Scile sono un gruppo pop-rock formatosi a Matera e composta da Davide Morina, Nicola Di Taranto, Piero Lo Senno, Salvatore Leone e Carlo Di Gilio. Il percorso artistico della band ha inizio nel 2017 a seguito di anni dedicati ad un primo progetto dal nome (M.D.G.A.) orientato al rock elettronico contaminato da un crossover derivante dalle preferenze musicali dei componenti. Questo pone il gruppo a calcare diversi palchi, contribuisce alla formazione prettamente live e all’esperienza che porta la band costantemente on the road.
Abbiamo scambiato qualche parola con la band in occasione dell’uscita del loro singolo “Ti ho perso”.
Presentatevi con i tre aggettivi che meglio vi descrivono.
Creativi, ambiziosi, empatici.
Come nascono i vostri pezzi? Studiate tutto a tavolino oppure vi lasciate completamente guidare dall’ispirazione?
Credo che nascano dalle esperienze, o più semplicemente dal vivere la vita, potrei sedermi al pianoforte e scrivere, oppure accodarmi alle strutture musicali create in sala prove, credo sia tutto molto istintivo.
Cosa c’è nella vostra vita oltre alla musica?
C’è arte, amore per gli animali (in maniera particolare per il gatto), passione per il fumetto, per il cinema, per la sceneggiatura, c’è lavoro, famiglia e poi noi qui abbiamo il mare e ci rendiamo conto di essere fortunati per questo.
Qual è secondo voi il pezzo più bello della storia della musica e perché?
Ognuno di noi potrebbe rispondere in maniera diversa e secondo i propri gusti (Davide), per le persone come me è difficile rispondere, perché non sono soltanto un appassionato di musica, bensì credo di essere musica, forse potrei citare dei brani che più mi hanno colpito, ma ne dimenticherei sicuramente altri. In questo momento in testa ho: “Down in a Hole” degli Alice in Chains.
Qual è invece la vostra più grande ambizione? Il più grande desiderio, il “sogno impossibile”?
Seppur dei sognatori, restiamo realisti, il sogno di sempre è vivere di questo e farlo sul palco, piccolo o grande che sia.