É uscito venerdì 16 dicembre 2022 per Visory Records "Orocolante", il nuovo singolo de Limbrunire. Un nuovo capitolo che si aggiunge al progetto solista di Francesco Petacco, in arte Limbrunire, cantautore ligure già noto alla scena indipendente che torna con un brano: un primo assaggio di un nuovo disco in uscita e finalista al Circonomia Green Music Contest e vincitore del Premio Speciale Radio Alba.
"Orocolante" è dunque un brano dolce amaro di chi continua a cantare su una nave che tuttavia sta affondando, cullati da un tappeto elettronico dove è possibile nascondere tutta la polvere di un mondo che stiamo calpestando: una consapevolezza oscura mascherata da un singolo sfacciatamente pop.
Noi lo abbiamo intervistato.
1) Che rapporto hai con Spotify e con tutto il meccanismo delle playlist? Ti senti mai in difetto o non a tuo agio quando un tuo singolo non entra in questo tipo di dinamiche?
Non subisco le dinamiche streaming e prendo sempre con le pinze determinati fuochi pirotecnici. Spesso sono irreali, così come è appurato che l’azione di determinate major legittimino numeri alle volte incredibili. L’ascolto in se inoltre mi lascia perplesso; quanti numeri sono contestualizzabili all’interno di un esercizio d’ascolto educato e quanti invece lo sono come sottofondo ad altro, non realmente partecipato e attento?!
Detto ciò, non mi trovo né in difetto né a mio agio, sorrido e cerco di godermi appieno le potenzialità dello streaming e nello specifico di Spotify come fruitore curioso.
2) Si può fare musica e fare successo anche restando lontano dalle playlist editoriali? Hai qualche esempio a riguardo? A quale scena musicale senti di appartenere?
Bè credo di essere l’esempio lampante, faccio musica perché per me è un’esigenza, un’urgenza ma gravito lontano da playlist editoriali e ho ascolti per così dire di nicchia.
Dipende sempre da ciò che si vuole fare con la musica, se utilizzarla come mezzo oppure considerarla il fine ultimo e più appagante.
Viviamo nell’epoca della finzione, della liquidità effimera, siamo sinusoidi impazzite vittime di algoritmi che hanno poco a che fare con l’empatia e con il giudizio critico scevro di sovrastrutture.
Allo stesso tempo credo che ahimè sarà sempre più difficile emergere in contesti dove il biglietto da visita e quindi il contenitore è più importante del contenuto in sè. In un mondo utopico mi piacerebbe assistere a un grande reset dello streaming, da domani nessun numero pubblico, nessuna playlist editoriale, solo nome artista e titolo del brano e ogni ascoltatore libero di scegliere chi ascoltare o skippare senza nessun tipo d’influenza esterna.
3) C’è un fil rouge che connette tutti i tuoi brani?
La sincerità e la ricerca di una certa autenticità. Ciò mi porta a trattare temi differenti, poco mainstream.
Amo indagare sulle idiosincrasie di questi anni ’20, su ciò che viene spesso nascosto, accantonato!
Tanti preferiscono raccontare seduti su un divano ciò che c’è in salotto o al limite fuori in giardino, a me invece piace tirare giù la scala a molla e salire in soffitta tra le ragnatele e la polvere.
4) Orocolante sembra una richiesta di aiuto. Credi possa arrivare anche alle orecchie giuste? E quali sono queste orecchie?
E’ una richiesta d’aiuto o quantomeno un grido d’allarme e credo siano alquanto
evidenti i segnali che la natura ci sta inviando costantemente! Ognuno di noi può fare un piccolo sforzo e apportare leggeri cambiamenti al proprio stile di vita per far sì che un domani i nostri nipoti non ci maledicano più di quanto stiamo facendo adesso con i nostri genitori.
Mi auguro possa arrivare a orecchie sensibili, magari di un adolescente, se fossero anche solo due sarei già contento!
5) Ci racconti a cosa fa riferimento la copertina?
Fa riferimento a una collina di rifiuti che appare anche nel videoclip.
E’ un’immagine forte ma non potevo esimermi dal non pubblicarla; non è un fotomontaggio o un collage, è tutto reale così come reale è la responsabilità dell’essere umano davanti a questo magnifico Oro che sta purtroppo colando sotto i nostri occhi!