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Abbiamo intervistato i 10 Hp che hanno da poco pubblicato il loro nuovo disco dal titolo "Mantide"; ci hanno parlato del loro universo sonoro tra passato, presente e futuro.

Buona lettura.

 

1) Chi sono i 10 HP secondo i 10 HP?
I 10 HP sono 3 amici che hanno una grande passione e voglia di far conoscere a tutti la loro musica.

2) Come mai questo nome per il vostro progetto?
Inizialmente, per creare il nostro sound abbiamo cominciato ad esercitarci riarrangiando in chiave totalmente personale brani storici della tradizione italiana.Quelli che uscivano più naturali e spontanei erano i pezzi di Lucio Battisti.Fu allora immediato il collegamento al riuscitissimo sodalizio Mogol/Battisti. Il richiamo alla famosa “motocicletta” suonava bene, una sigla breve e secondo noi molto rock, perché legata ai cavalli vapore della moto.

3) Come definireste la vostra musica in tre aggettivi?
Sincera, rock, pop.

4) Ascoltando il vostro nuovo lavoro “Mantide” ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come mai questo titolo per il vostro nuovo lavoro? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
"Mantide" è il titolo del primo singolo estratto dall’album. La mantide, insetto la cui femmina ha l’abitudine di divorare il compagno subito dopo l’accoppiamento, rappresenta metaforicamente il ruolo dominante all’interno di un rapporto di coppia malsano e basato sulla dipendenza.Abbiamo trovato affascinante intitolare così anche l’album, le cui canzoni sono state scritte in periodi molto diversi, alcune anni prima, alcune qualche mese prima della realizzazione definitiva. È un lavoro discografico che, pur avendo molte sfaccettature, può essere quasi considerato un concept album, i cui temi ricorrenti sono quelli del viaggio, il senso della vita, la difficile impresa di districarsi tra le mille insidie che mettono a dura prova la ragione e la lucidità dell’essere umano.

5) Siete in attività dal 2005: come è cambiata la “scena siciliana” in questi anni?
Credo ci sia molto fermento, anche se per il rock non sembra sia un periodo roseo, però noi siamo indissolubilmente legati al rock e continueremo a farlo.Se facessimo trap non saremmo credibili.Credo sia importante assecondare la propria indole musicale, lasciarsi contaminare sicuramente, ma non snaturarsi.

6) Quali sono i vostri progetti futuri?
Sicuramente, appena usciti da questa quarantena forzata, ma necessaria, un tour di presentazione di “Mantide” e poi, appena possibile, ci metteremo a lavoro per il prossimo album.

7) Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
Internazionali : Foo Fighters, Kings of Leon, Franz Ferdinand.
Nel circuito indipendente italiano: Ministri, La Municipàl, Il teatro degli orrori.