La seconda delle due date italiane dei Vök ha avuto luogo lo scorso 20 febbraio al Serraglio di Milano. È stata una serata ricca di bella musica, di belle canzoni e di atmosfere suggestive. A farla da padrone il sound indietronica / dream pop del quartetto islandese (Margrét Rán - voce, chitarra e tastiere / Andri Már - sassofono e Apc / Einar Stef - batteria / Gudrun Veturliðadóttir - basso e chitarra) che ha tenuto il palco con una maestria da veterani.
Il progetto VÖK dimostra anche dal vivo un'energia ed una potenza comunicativa invidiabili: i quattro ragazzi venuti dal profondo freddo suonano brani del loro ultimo lavoro "Figure" uscito ad aprile 2017 ed ipnotizzano il pubblico coinvolto ed attratto da quest'elettronica unconventional che vede arrcchito il sound con un sassofono che calza a pennello con il mood dei brani. Molto intensa ed educata la voce della frontwoman Margrét Rán che interpreta le canzoni (tra le altre quelle più applaudite sono state "Floating", "Figure", "Show me" e "Don't let me go") con un trasporto ed una determinazione non scontate.
Applausi, applausi e ancora applausi per questi quattro ragazzi che concedono anche il bis, acclamati da un pubblico che forse si aspettava qualcosa di più vicino al mondo elettronico finora conosciuto. I Vök hanno dato prova che si può essere originali in un mondo che vende falsa originalità.