L’anima delle canzoni risiede nella profondità delle parole, nell’armonia della musica e nella magia del canto. Il live di Bungaro al Blue Note è stato un perfetto esercizio di stile sul tema della canzone d’autore, con una scaletta che ha intervallato i brani della carriera solista (“Nottambula”, “Guardastelle”) ai pezzi che la sua penna ispirata ha donato a interpreti raffinate quali Fiorella Mannoia (“Io non ho paura”, “Perfetti sconosciuti”), Patrizia Laquidara (“Agisce”) e Giusy Ferreri (“Il mare immenso”).
Il paroliere e cantautore salentino ha parlato del legame con la sua terra e coi suoi affetti, dedicando una perla della tradizione napoletana “Passione” alla memoria del padre e proponendo una rivisitazione de “La donna riccia” di Modugno. Una parentesi particolarmente intensa si è avuta con l’arrangiamento a sei mani di “Se rinasco” e con la riproposizione in solo della sanremese “Imparare ad amarsi”.
Una serata che si è conclusa con lunghi applausi che hanno portato l’artista e la sua band a concedere il bis, trascinando i presenti sulle note di “Lu viddicu du mundu”, cover in dialetto pugliese della Jovanottiana “L’ombelico del mondo”. Oltre ad essere un tour, “Maredentro” è anche un cd live, per ascoltare e riascoltare le atmosfere sognanti di un viaggio musicale lungo 25 anni.