replica Rolex replica watches

 

"Meno male che c'è Paolo Benvegnù", "E' il più grande autore di poesie musicali che abbiamo in Italia", "Credo che avrò addosso i brividi di questo concerto ancora per giorni", "Bello, bello, bello...un concerto davvero stupendo": queste alcune delle riflessioni captate da chi lo scorso venerdi 12 maggio era al concerto Paolo Benvegnù in Santeria Toscana a Milano per la data speciale in occasione dell'uscita dell'ep "Solo Fiori". E c'è da dire che effettivamente le emozioni sono state tante durante questo live che ha regalato molti momenti suggestivi, profondi e commoventi. Il punto è che siamo ancora molto suggestionabili, caro Paolo, ed alla bellezza delle tue canzoni non ci si abitua mai perchè riesci sempre a stupire cambiando direzione e non dando punti di riferimento. Amiamo l'amore che infondi nei tuoi brani da cui trasuda passione, esperienza e conoscenza; la resa sul palco è eccellente perchè si passa dall'intimità di una chitarra acustica quasi sfiorata con le parole sussurrate alla violenza deflagrante di altri brani più vigorosi. Ma andiamo per ordine.

1

Una sala concerti del Santeria con tanti posti a sedere; la volontà di far godere il concerto con attenzione e concentrazione era evidente. I compagni di viaggio sul palco (il fedele Luca Baldini al basso, Daniele Berioli, Gabriele Berioli, Tazio Aprile e Saverio Zacchei) stanno sul pezzo e non sbagliano un colpo nel restituire l'eleganza rock dei brani del maestro Benvegnù.

2

"Una nuova innocenza" rompe il silenzio dell'attesa con la sua delicata forza dirompente; il flow prosegue con la passionale "Io e il mio amore" che avvolge il pubblico che partecipa con trasporto emozionale. Si prosegue sulla stessa linea con "Il nemico" e la stupenda "Love is talking". Si dà poi spazio alle canzoni del nuovo ep con "Our love song" e "27/12". La granitica "Pietre" è un gioiello conficcato in un concerto che sale di intensità e di pathos.

3

E' l'ora del primo ospite: Malika Ayane. Il duetto su "Non esiste altro" è come una passeggiata primaverile quando la natura si risveglia. Le due voci si amalgamano, si seducono e si avvolgono al servizio di uno dei brani più sorprendenti del nuovo ep. Ma la magia prosegue perchè c'è tempo di ascoltare anche una versione inedita di "Telefonami" che non lascia indifferente il pubblico presente. "La schiena" e "Italia pornografica" (canzone che racconta cosa siamo diventati con un invidiabile tocco poetico) aprono la strada alla seconda incursione della serata: Pacifico.

4

Il cantautore napoletano che vive a Parigi si accomoda al pianoforte e, coadiuvato da Silvio Masanotti alla chitarra elettrica, duetta con Paolo Benvegnù in una versione deliziosamente potente di "Il mare verticale", uno dei brani più apprezzati del cantautore gardesano. C'è anche il tempo per un regalo, una perla rara: "Il tuo nome è qui". Si tratta di una canzone di Pacifico non ancora incisa, rimasta per anni in una stanzetta, che rivela una volta in più le straordinarie doti compositive dell'artista parigino d'adozione.

5

L'ultima parte del live è un concentrato ad alto tasso emotivo: "Suggestionabili" rivive in una nuova veste rock fresca, cucita con maestrìa e bravura. "E' solo un sogno" è accolta dal pubblico come un canto catartico, un momento bellissimo che vorresti non finisca mai.

6

"Avanzate, ascoltate", "Nel silenzio" e "Cerchi nell'acqua" sono tre stilettate al cuore decise e determinate che portano all'ultimo brano del live: "Tulipani" eseguito in solo da Paolo Benvegnù.

Senza titolo

Non è facile trasmettere la bellezza di certi concerti, soprattutto se li si vive con una certa sensibilità. Paolo Benvegnù ha raggiunto vette artistiche altissime con semplicità, naturalezza, eleganza, competenza, professionalità, passione, intensità ed una costante ispirazione, scansando sempre la banalità e le scorciatoie.
Le cose belle devono essere preservate, difese e custodite gelosamente.