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Abbiamo contattato i Miavagadilania che hanno da poco pubblicato il loro nuovo ep dal titolo “Fuochi”. Abbiamo parlato con loro della loro musica, delle loro canzoni, dei loro progetti futuri, dei loro gusti musicali e molto altro. Buona lettura!

 

164603 10151366101418053 1830319709 nChi sono i Miavagadilania secondo i Miavagadilania ?

Sono un progetto musicale che si intreccia con un progetto di vita. Tendiamo a vivere più come una famiglia, piuttosto che come un gruppo.

 

Da dove deriva il nome della band? Perchè e quando avete deciso di iniziare a suonare?

Il nome nasce nel mistero di un testo scritto anni fa e cancellato per intero, tranne che per queste tre parole. mia vaga dilania. ho cercato di decifrarne il significato, ed ho capito che si riferivano ad una personificazione femminile del dolore legato ad un amore. suonava come una specie di filastrocca nera. mi rappresentava. Suonare per me, ma penso che lo sia anche per gli altri ragazzi, sia stato il modo di comunicare ciò che altrimenti non avrebbe avuto sfogo. Del resto per degli introversi, con pensieri talvolta estremi, ci sono poche via di fuga o di alienazione. La musica è un modo per essere profondamente se stessi ed anche essere oltre sè.


Come definireste la vostra musica? Se doveste dare tre aggettivi alla vostra musica, quali sceglieresti?

Scura, sognante, espressiva.

 

Cosa rappresenta per voi la musica (la vostra e quella che ascoltate)?

La musica è un'esigenza, sia suonarla che ascoltarla. Soprattutto quando in alcune fasi e periodi sei più debole.

 

Ascoltando il vostro ultimo ep dal titolo “Fuochi” uscito lo scorso 13 maggio 2013, ci si imbatte in una  sfavillante avventura sonica in cui le note si incastrano perfettamente l'una nell'altra. Innanzitutto: Come mai questo titolo? A quali fuochi vi riferite? Come è nato questo disco? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono? 13305 384460713052 5130965 n

Fuochi prende il nome dal brano dell'ep di cui personalmente sono più invaghito. Nel testo della canzone il fuoco non ha una valenza purificatrice, ma distruttrice di verità consolidate. Tutto il disco, da un punto di vista dei testi, nasce e cresce in un'atmosfera davvero buia. Abbiamo dovuto contrapporre una musica che per certi tratti è più facile all'ascolto, rispetto ad episodi passati. Credo che abbiamo trovato un equilibrio. Poi il disco finisce bene, con un brano di grandi felicità. L'idea di base di ogni nostra canzone è quella di essere aderenti a noi stessi e di non banalizzare.

 

Quali sono i vostri progetti futuri?

Fare sempre buone canzoni e cercare di condividerle il più possibile.

 

Musicalmente parlando, qual è il vostro sogno nel cassetto?

Le più belle soddisfazioni ce le hanno date le persone che hanno provato qualcosa di profondo nell'ascoltare la nostra musica e ce lo hanno comunicato. Abbiamo avuto belle dimostrazioni di ciò nel corso del tempo. Mi piacerebbe avere maggiori possibilità di fare ascoltare quello che facciamo. Ma oggi è tutto così precario e complicato. La musica in Italia è in un angolo. Ecco noi aspiriamo semplicemente alla maggior attenzione possibile da parte degli ascoltatori di buona musica.

 

Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?

Bachi da pietra, perché sono davvero densi e gravi. Sempre Thom Yorke, perché ha un dono. Chelsea Wolfe di cui abbiamo visto un live splendido qualche mese fa a Milano.

 

Guarda il teaser di FUOCHI