Abbiamo contattato Nicola Frattegiani (voce e chitarra dei Matta-Clast) con cui abbiamo parlato del loro nuovo lavoro dal titolo DE MORBO, delle loro canzoni, della loro musica, dei loro gusti musicali, dei loro progetti futuri e molto altro. Buona lettura!
1. Chi sono i MATTA CLAST secondo i MATTA CLAST?
I MATTA-CLAST sono un trio rock. O per meglio dire MATTA-CLAST “è” un trio rock. Nel senso che ci consideriamo più un qualcosa di unito, un tutto singolo più che un insieme di musicisti. E non è solo un discorso di affinità o confidenza acquisita con il tempo ma è l’idea che quello che facciamo nasce da un momento singolo che accade quando siamo in sala prove o sul palco e in cui le nostre individualità si dissolvono e trova spazio MATTA-CLAST che può esistere solo così, solo con la presenza degli attuali componenti e con nessun’altro.
2. Come mai questo nome per la band? Perchè e quando avete deciso di iniziare a suonare?
MATTA-CLAST è un nome che non esiste e viene da una rivisitazione del nome dell’artista americano Gordon Matta-Clark. Oltre che l’eccezionale qualità della sua arte e delle sue idee ci piaceva il suono del nome e abbiamo modificato Clark con Clast che viene dal greco klao e significa distruggere, frammentare. Il nome completo di conseguenza può avere un’infinità di significati e ci piace pensare che ognuno può vederci il suo…sono due termini che si possono far “scontrare” oppure “incontrare”. Decidemmo di chiamarci così nel 2007 anno della nostra formazione.
Sul perché abbiamo deciso di iniziare a suonare è difficile rispondere in maniera univoca. Come tutti si inizia per divertirsi, per cercare di suonare la musica che si ascolta, poi, nel tempo può arrivare la passione e in alcuni casi fare musica può diventare un’esigenza ineliminabile ed è ciò che è successo a noi. Tutti e tre provenivamo da esperienze con altre band prima di unirci e ognuno da ascolti musicali abbastanza differenti e questo ci ha svincolato da generi musicali ben definiti (rimanendo sempre nell’ambito rock, è chiaro) e ci ha aperto davvero nuovi orizzonti..si possono creare un’infinità di dimensioni sonore ed è questo che ci attrae principalmente, manipolare il suono affinché dia un corpo vivo alle idee che abbiamo in testa.
3. Come definireste la vostra musica? Se doveste dare tre aggettivi alla vostra musica, quali sceglieresti?
La nostra firma o il nostro motto, come preferisci, è “HARDSOUNDPERNERVITESI”. Quindi come tre aggettivi per la nostra musica attuale ti direi senz’altro nervosa, ansiosa e minimale. E dico attuale perché non sarà sempre così, non sappiamo nemmeno noi tra qualche tempo cosa produrremo e quali spazi sonori verranno creati. Quello che ci preme è di fare comunque la “nostra” musica, con la nostra impronta e il nostro stile. E magari un giorno esuleremo i confini del rock…ma è ancora presto per questo.
4. Cosa rappresenta per voi la musica (la vostra e quella che ascoltate)?
Ti posso rispondere in poche parole. La nostra musica rappresenta una necessità, la musica che ascoltiamo un nutrimento.
5. Ascoltando il vostro ultimo ep dal titolo “DE MORBO” (in uscita lo scorso 31 agosto, in free download), ci si ritrova in un vortice di melodie che catturano dalla prima all’ultima nota. Innanzitutto: Come mai questo titolo? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che compongono questo ep? Come mai la decisione di pubblicarlo in free-download?
Il titolo De Morbo è nato in seguito alla scrittura della prima traccia Febbre intitolata così semplicemente perché quel giorno avevo effettivamente la febbre! Da lì è partita l’idea di scrivere l’intero ep intorno alla malattia, De Morbo, appunto. Malattia intesa nel suo senso più ampio, sì passa quindi dalle malattie fisiche a quelle mentali, dai farmaci ai disturbi di personalità a cronicità ansiolitiche. Il tutto espresso com’è nostra abitudine con testi che procedono per immagini che si scontrano tra loro e che creano un immaginario. La scelta delle immagini per il booklet è evidente in questo senso. Ma sia chiaro non c’è nessuna intenzione di analisi dell’argomento ma solo di catturarne l’immaginario e di porlo alla base del progetto. Nessun messaggio ma solo immagini e suggestioni.
Per quello che riguarda il free download ci è sembrata la decisione più ovvia. Siamo molto poco conosciuti e preferiamo far girare il più possibile la nostra musica anziché puntare a irrilevanti guadagni ottenuti con la vendita dell’ep. Il formato fisico lo vendiamo, certo, ma è giusto che chi vuole possa scaricare le nostre produzioni gratuitamente e godersele.
6. Quali sono i vostri progetti futuri?
Essenzialmente produrre e pubblicare la nostra musica il più possibile. Abbiamo già pronto un secondo ep e in queste settimane stiamo lavorando ad un terzo che è già a buon punto. Poi ci dedicheremo alla scrittura di un full-lenght. E nel frattempo ci occupiamo anche di sonorizzazioni di cortometraggi. Dal momento che non abbiamo nessun supporto manageriale trovare concerti è sempre molto difficile e di conseguenza la nostra attività live è molto ridotta. Quindi ci dedichiamo costantemente alla produzione di nuovo materiale. Per questo abbiamo deciso di fondare uno studio di registrazione di nostra proprietà, il Raw Tape Studio, in modo da poter avere la più totale libertà nel produrre i nostri lavori; anche se questo ci ha fatto rimanere fermi per circa un anno. Ma la libertà che abbiamo conquistato in questo senso non ha prezzo! De Morbo ha un grande valore per noi perché a differenza dei lavori precedenti è la prima opera in cui abbiamo rivestito tutti i ruoli che una produzione richiede: dalle riprese all’editing, dal missaggio alla grafica e alla stampa delle copie che abbiamo assemblato a mano. E dal prossimo lavoro ci occuperemo anche del mastering. Anche i video e i teaser sono fatti da noi. Autarchia totale.
7. Musicalmente parlando, qual è il vostro sogno nel cassetto?
Spremere fino all’ultima goccia di musica che c’è in noi. Consumare il consumabile, bruciare idee fino a che non rimane cenere. Esaurire tutto quello che Matta-Clast, come è ora, può offrire musicalmente. Lavorare affinché nulla vada perduto e nulla vada lasciato al caso. E ovviamente crescere musicalmente fino al livello più alto che possiamo raggiungere, sondando nuove dimensioni sonore per metterci continuamente alla prova. Quando Matta-Clast si sentirà stanco e vuoto allora avremo raggiunto il nostro sogno e assolto a quella che sentiamo essere la nostra responsabilità.
8. Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
Liars, Sigur Ros, Nine Inch Nails. Senza dubbio.
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