Abbiamo contattato QUESTI SCONOSCIUTI che ci hanno parlato delle loro canzoni, dei loro progetti futuri, dei loro gusti musicali e molto altro. Buona lettura.
Chi sono QUESTI SCONOSCIUTI secondo QUESTI SCONOSCIUTI?
- Questi Sconosciuti sono un edicolante, uno studente universitario, un direttore di un magazine locale e un operatore di call center con aggiunta di velleità.
Come definireste la vostra musica? Se doveste dare tre aggettivi alla vostra musica, quali scegliereste?
- Come una cena tra i Pixies e Battisti mentre come aggettivi scegliamo "timidi molto audaci".
Cosa rappresenta per voi la musica (la vostra e quella che ascoltate)?
- Tutto no, ma gran parte di quello che viviamo ne è fortemente influenzato, dal modo in cui ci atteggiamo suonando a come percepiamo una qualsiasi emozione. Anche fare la spesa è diverso se si ascolta Tenco o viceversa i Talking Heads.
Ascoltando il vostro album omonimo da poco pubblicato, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
- È un lavoro nato da una gestazione di quasi due anni e lo abbiamo amato anche quando ha messo i denti e dato morsi. L'idea era di fare un disco di canzoni pop variegato al rumore, poi in studio abbiamo avuto la possibilità di aggiungerci una forte dose di elettronica che ha cambiato completamente il sapore del piatto.
Quali sono i vostri progetti futuri?
- Ora siamo fermi e con la testa ed il cuore in altre formazioni, non sappiamo se ci sarà un seguito a Questi Sconosciuti.
Musicalmente parlando, qual è il vostro sogno nel cassetto?
- Farci aprire un concerto da Jovanotti.
Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
- Supportiamo la scena locale e quindi suggeriamo Leitmotiv, Moustache Prawn e Echopark.
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