Abbiamo contattato i REV REV REV, interessante band modenese che pubblica oggi (21 ottobre 2013) il suo album omonimo intriso di psichedelia, shoegaze e noise. Abbiamo parlato con loro riguardo le canzoni del nuovo disco, i loro progetti futuri, i loro gusti musicali e molto altro. Buon lettura.
1. Chi sono i Rev Rev Rev secondo i Rev Rev Rev? Da dove proviene il nome della vostra band?
I Rev Rev Rev amano tutto ciò che è distorto e sfocato, e quest'attitudine la celebriamo anche nell'origine del nostro nome: riverberi, sogni, rewind, e qualche “accelerazione” (rev rev rev).
2. Come definireste la vostra musica? Se doveste dare tre aggettivi alla vostra musica, quali scegliereste?
Per noi è un frastuono celestiale da cui emergono melodie evanescenti. In tre aggettivi la definirei sfocata, abrasiva, satura.
3. Cosa rappresenta per voi la musica (la vostra e quella che ascoltate)?
Uno dei massimi piaceri della vita. Ma anche un mezzo per raggiungere uno stato psichico intuitivo/contemplativo; uno stato che sta alla veglia come la veglia sta al sonno...
4. Ascoltando il vostro ultimo lavoro omonimo uscito il 21 ottobre 2013, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Le nostre sonorità, ed ora questo primo LP, nascono dalla passione che ci lega a questo tipo di musica, come ascoltatori prima ancora che come musicisti.
L’idea di fondo è di declinare una psichedelia senza compromessi, senza strizzare l’occhio al pop, ma senza neanche perdere di vista il formato canzone.
5. Quali sono i vostri progetti futuri?
Dopo il tour europeo di settembre, adesso porteremo il nuovo album in giro per l’Italia. Intanto stiamo lavorando ad un progetto musicale a tema su un elemento chimico (curato dal musicista americano Daniel Kirkman): due band estranee l'una all'altra registrano separatamente un brano ciascuna su uno stesso elemento chimico; poi ognuno dei due gruppi remixa le tracce dell'altro. Infine i due brani vengono pubblicati come split single. E’ interessante per noi esplorare anche la dimensione materica della musica, credo che la ricerca timbrica sia oggi un terreno molto più fertile rispetto per esempio all’armonia, che rischia di cadere nella retorica.
6. Musicalmente parlando, qual è il vostro sogno nel cassetto?
Suonare ai migliori festival alternativi al mondo, la Austin Psych Fest e il Primavera Sound.
7. Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
A place to bury strangers, Ringo Deathstarr, Asalto al Parque Zoologico.