Abbiamo intervistato il SECONDO APPARTAMENTO che hanno da poco pubblicato il loro nuovo disco omonimo. Ci hanno raccontato i loro nuovi brani, la loro musica, i loro progetti futuri, i loro gusti musicali e molto altro ancora. Buona lettura.
1. Chi sono i Secondo Appartamento secondo Secondo Appartamento? Come mai questo nome per la band?
Il Secondo Appartamento nasce, come molti progetti, su un foglio di carta in una cameretta. Dopo un inizio come duo composto dalle voci di Guido Legnaioli e Luisa Cei, Guido inizia a comporre canzoni su quello che la vita e il mondo suggeriscono alla sua penna, e il duo si mette alla ricerca di altri componenti per dar vita a un progetto più ampio e, non di meno, realizzare un sogno da tempo custodito in un cassetto.
Nel giugno 2012 vincono il concorso organizzato dal festival internazionale “Sete Sois Sete Luas” aggiudicandosi una data in occasione della prossima edizione che si terrà in Francia. Un mese dopo vincono il “Lucca Summer Giovani”, concorso organizzato dalla Provincia di Lucca e dalla Regione Toscana. Nel novembre 2012 vengono selezionati per partecipare al Rock Contest di Firenze e, tra le 500 band partecipanti, accedono alle semifinali tra le migliori 12. Nell’ Ottobre 2013 sono tra i 30 selezionati alle semifinali del Premio De André.
Attualmente la formazione è composta da una chitarra, una cassa a pedale, un violino, un oboe, un basso e una tastiera.
Il nome della band evoca un luogo immaginario, popolato dagli stessi componenti del gruppo e da personaggi, talvolta, socialmente emarginati. Il Secondo Appartamento, infatti, è il luogo di rifugio per chiunque non si senta adeguato al mondo in cui vive.
Il disco racconta delle storie. Nasce da un disagio, e dalla voglia di raccontarlo, sperando che tramutare un problema in una canzone possa aiutare a esorcizzarlo, e magari a superarlo. I personaggi che animano le storie del Secondo Appartamento non sono del tutto immaginari, sono persone normali che si incontrano nella vita di tutti i giorni, ognuna con le sue perversioni e le sue stranezze.
Le canzoni fotografano il disagio del tempo in cui viviamo, un lavoro insoddisfacente, un amore non corrisposto, la grande insicurezza generata dai modelli di vita e dai valori dominanti. Il Secondo Appartamento è una testa pensante e confusionaria, in cui moti romantici e turbolenti collidono nella continua ricerca di un'armonia tra gli opposti.
2. Come definireste la vostra musica?
I ritmi del Secondo Appartamento appartengono al pop folk, i suoi testi si ispirano alla tradizione cantautorale italiana ma con un occhio attento alle nuove modalità di espressione della canzone d'autore.
Se doveste dare tre aggettivi alla vostra musica, quali scegliereste?
Esuberante, malinconico e romantico.
3. Cosa rappresenta per voi la musica (la vostra e quella che ascoltate)?
Ognuno di noi, e forse ogni persona al mono, darebbe una risposta diversa ma possiamo dire che è il nostro punto in comune, una passione che ci lega che ci tiene insieme da ormai due anni e che ci ha regalato grandi soddisfazioni.
4. Ascoltando il vostro nuovo disco omonimo ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie appassionanti. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro?
Il nostro disco è venuto alla luce allo stesso modo in cui vengono fuori tutte le nostre canzoni, in genere Guido scrive un testo e ne definisce una melodia, che poi porta in sala prove dove tutti insieme lavoriamo sugli arrangiamenti e sulle variazioni arrivando dopo molto lavoro alla versione definitiva, pronta per essere testata con il pubblico nei concerti.
Ad un anno dalla formazione della band era arrivata la necessità di creare un collage definitivo del lavoro che avevamo svolto nei concerti e in sala prove, gli amici e i fans ci chiedevano in continuazione quando avremmo fatto un disco, e da ciò è nata una collaborazione con Francesco Baiera e Remo Morchi dei Telestar che hanno assunto la produzione artistica e registrato il cd insieme a noi.
Il motivo che porta all'omonimia tra disco e band è lo stesso che può far pensare alla volontà di creare un concept album, progetto che in realtà è stato uno sviluppo casuale. Per una serie di casi fortuiti i pezzi che abbiamo scelto hanno un filo conduttore che è quello di raccontare le storie di un certo tipo di personaggi i quali ci piace pensare possano esser vissuti e passati tutti dallo stesso appartamento.
Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Le nostre canzoni raccontano storie, che non sempre riguardano noi direttamente, ma una serie di personaggi più o meno strani che chiunque può incontrare nel corso della sua vita. Da questo nasce la coincidenza tra il nome della band e il titolo del disco: il Secondo Appartamento è il luogo in cui questi personaggi sono nati, hanno vissuto o sono semplicemente stati di passaggio.
5. Quali sono i vostri progetti futuri?
Primo fra tutti quello di “godere” dei frutti di questo primo album che giorno dopo giorno ci sorprendono. L’obiettivo è quello di farci conoscere sempre di più e chissà cosa ci proporrà il nostro futuro.
6. Musicalmente parlando, qual è il vostro sogno nel cassetto?
Suonare, suonare e suonare.
7. Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
Mumford & Sons, Beirut e The National!!