Abbiamo contattato ed intervistato Massimo Lepre (alias MARRONE QUANDO FUGGE) che ha da poco pubblicato il suo disco dal titolo "PREFAGIOLISMO". Ci ha parlato delle sue canzoni, della sua musica, dei suoi progetti futuri e molto altro. Buona lettura!
1. Chi sono i MARRONE QUANDO FUGGE secondo i MARRONE QUANDO FUGGE?
È bello poter pensare che da fuori possa sembrare il nome di una band, in realtà è il mio nome d'arte, e i miei compagni di gruppo rispondono solo se li chiamo "marroni".
Sauro Ferraris alla chitarra, Albert Fratini alla batteria e Lucas Onesti al basso sono i "Marroni" con cui amplifico il mio pensiero sono una parte di me e io di loro, insieme siamo una bellissima forza.
2. Da dove deriva il nome "Marrone quando fugge"?
Il “Marrone” è il colore che riporta alla madre terra, ad una appartenenza alle radici, insomma, potrebbe essere il colore che rappresenta ognuno di noi nella propria vita.
“Quando Fugge” mi riguarda molto da vicino per il semplice fatto che da giovanotto ho preso una valigia e ho iniziato a fare della strada. Il nome può essere una simpatica metafora che ci riporta ai momenti più intimi e singolari della vita.
Marrone Quando Fugge è Massimo Lepre in scena...o a casa. Un nome scelto per ritrovarsi a portare in giro il proprio pensiero fatto a canzone, mai dimenticandomi di essere me stesso in qualunque situazione o luogo, portando sempre con me le mie radici e la mia amata terra.
3. Come definiresti la tua musica? Se dovessi dare tre aggettivi alla tua musica, quali sceglieresti?
E’ per me difficile dare una definizione o un giudizio quando si ascolta o si scrive musica, perché per me vuol dire parlare di me stesso e come si sà è una tra le cose più difficile per ognuno di noi.
sarebbe bello saperlo da chi ascolta.
La nostra musica è viscerale, a tratti divertente e sicuramente piena di vere e buone vibrazioni.
4. Cosa rappresenta per te la musica (la tua e quella che ascolti)?
Se il mondo respirasse musica probabilmente saremmo salvi.
5. Ascoltando il tuo lavoro dal titolo”Pre-fagiolismo” , ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Questo lavoro viene scoperto da Zibba in casa mia, nasce da una necessità di cambiare vita, slegarsi dai canoni con cui ho avuto a che fare per molto tempo.
Un inno alla vita osservato da un altro punto di vista ed eseguito a canzone creando atmosfere intime.
6. Essendo il tuo esordio discografico, come è stato per te l'ingresso nel mondo discografico? Che aspettative hai?
Considerando che prima di trovarmi a registrare il disco non sapevo quale fosse il significato di pre-produzione, etichetta, promozione, master ecc...,trovarmi nella cinquina del Premio Tenco sezione Opera Prima e vincere il premio L'artista che non c'era, è sicuramente un ottimo ingresso e non intendo nutrire aspettative vicino a una passione così grande.
7. Quali sono i tuoi progetti futuri?
Registrare il prossimo disco a breve.
8. Musicalmente parlando, qual è il tuo sogno nel cassetto?
Registrare dischi e poter sopravvivere di musica girando per le strade di ovunque, dove poter appoggiare la testa su un cuscino e sentirsi a casa propria.
9. Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Matt Corby...Bon Iver e Fink
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