Abbiamo intervistato i FLAT BIT che hanno pubblicato il loro nuovo lavoro dal titolo "Imperfette condizioni"; ci hanno raccontato i nuovi brani, ci hanno introdotti nel loro universo musicale, ci hanno parlato dei loro progetti futuri, delle loro influenze musicali e molto altro.
Buona lettura!
1. Chi sono i FLAT BIT secondo i FLAT BIT?
1- I Flat Bit sono cinque ragazzi di provincia che alla monotonia e alla routine hanno cercato di dare un taglio netto attraverso la musica. Sono degli impulsivi, dei romantici sognatori con continui attacchi di realismo. Ah, sono anche una band.
2. Da dove deriva il nome della vostra band?
2- Il nome lo dobbiamo ad un pezzo di stampo “Deep house” dei primi anni duemila del DJ e produttore francese Mr.Oizo; lo abbiamo sentito una sera di sei anni fa dopo tantissimo tempo, e ci è voluto un nano secondo per capire che sarebbe diventato il nome della band. Fece anche da colonna sonora per una nota marca di abbigliamento, dove il protagonista era “Flat Eric” un animaletto giallo di non specificata provenienza e specie che andava a tempo di musica.
3. Come definireste la vostra musica? Se doveste dare tre aggettivi alla vostra musica, quali scegliereste?
3- E’un disco nato in maniera molto naturale, parliamo di storie vissute, non ci inventiamo niente. Abbiamo voluto tornare alle nostre origini musicali, riscoprendo le sonorità Pop Punk e quelle più inglesi come la Drum’n’bass. Ci abbiamo messo quasi un anno per scriverlo, e abbiamo cercato di non tralasciare neanche un particolare. E’un disco che vuole spronare, invita a scavare dentro se stessi per migliorarsi, e non aver paura del giudizio degli altri perché ti giudicheranno sempre, a prescindere.
4. Cosa rappresenta per voi la musica (la vostra e quella che ascoltate)?
4- La musica è una delle poche cose create dagli esseri umani che non ha una storia precisa e dettagliata. Nessuno sa chi ha inventato la musica, e in che modo. E’ un arte talmente astratta e subliminale che arriva praticamente a tutti, a tutte le età. Per noi è soprattutto una valvola di sfogo, un modo per esprimerci e raccontare delle storie, una certezza, un’amica che non ti lascerà mai sola ma piuttosto ti ricorderà sempre che qualsiasi cosa ti succeda, la musica continuerà…e tu con lei.
5. Ascoltando il vostro ultimo lavoro dal titolo “Imperfette condizioni” , ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Cosa rappresenta la copertina del disco? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
5- La cover di questo EP è stata realizzata da Emanuele Vincenzi (Chitarra), in un freddo pomeriggio d’inverno. Ognuno la interpreta in modo diverso, e in realtà è giusto così. Il messaggio che vogliamo dare è che, se lo vuoi, hai il mondo nelle tue mani…sta a te. Tuttavia, il mondo è nelle mani di chi porta una cravatta…così abbiamo deciso di sdrammatizzare il tutto con un colore che non richiamasse proprio una Rock band anche per prenderci poco sul serio.
6. Quali sono i vostri progetti futuri?
6- Stiamo presentando il disco nei live da Aprile, e continueremo per tutta l’estate. Per quanto riguarda la produzione non ci fermiamo! Abbiamo già delle idee per il prossimo lavoro, e probabilmente a fine estate faremo uscire un nuovo singolo che non è compreso nel disco.
7. Musicalmente parlando, qual è il vostro sogno nel cassetto?
7- Solitamente siamo molto realisti, cerchiamo di fare le cose bene e viviamo questo nostro momento insieme senza abbatterci mai per le porte in faccia, e senza montarci troppo la testa quando arrivano delle soddisfazioni. Il nostro sogno è quello di continuare a suonare in giro per l’Italia, senza fermarci mai, scrivere belle canzoni e divertirci. Chiaramente, non lo nascondo, il successo fa gola a tutti e non esiste una formula esatta per raggiungerlo…quindi non ci pensiamo.
8. Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
8- Rimanendo in Italia, oggi come oggi ci sono tantissimi nomi interessanti , quasi tutti fanno parte del panorama indipendente. Ultimamente ci piace molto Cosmo, si avvicina in alcune cose al nostro modo di scrivere. Abbiamo un debole per i Kutso, band Pop Rock di Roma che abbiamo avuto il piacere di aprire in alcune date del loro tour nel 2015, e spostandoci oltre oceano stiamo ascoltando morbosamente il nuovo disco dei 21 Pilots.