Abbiamo intervistato i NÈRA, una giovane band di Firenze che ha da poco pubblicato l'ep omonimo. Ci hanno raccontato il loro mondo musicale, le nuove canzoni, i loro progetti futuri, le loro influenze musicali e molto altro.
Buona lettura
1. Chi sono i NÈRA secondo i NÈRA?
I NÈRA sono cinque ragazzi (Niccolò Coveri, Riccardo Ducceschi, Giulio Gaudenzi, Gabriele Giannini e Samuele Casale) con tanti sogni e speranze e che hanno un amore sconfinato per un'unica passione ovvero la musica.
2. Come definireste la vostra musica? Se doveste dare tre aggettivi alla vostra musica, quali scegliereste?
Beh, diciamo che la nostra musica può essere molte cose ma se proprio dovesse essere descritta con tre aggettivi direi: aggressiva, intima e disperata.
3. Cosa rappresenta per voi la musica (la vostra e quella che ascoltate)?
Per noi la musica rappresenta un luogo ben preciso, un rifugio, un posto dove ti senti al sicuro e puoi fare tutto ciò che vuoi, senza limiti. È una sorta di casa che ti accoglie e non ti giudica, permettendoti di esprimerti e di pensare senza nessun condizionamento esterno.
4. Ascoltando il vostro ultimo lavoro, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Il nostro EP è nato dalla voglia e necessità di ordinare la musica che stavamo facendo per poterla incidere e avere la possibilità (grazie ad ALKA RECORD LABEL) di divulgarla. Le idee da dove partono le nostre canzoni sono molte e indefinita ma possiamo dire che quelle dell'EP sono estremamente caratterizzate dall'idea dell'incertezza quotidiana che oggi un pò tutti siamo costretti a subire.
5. Quali sono i vostri progetti futuri?
Attualmente di promuovere sempre più il nostro EP "NÈRA" con molte date e poi in futuro di incidere ancora qualcosa, un singolo direi e poi vedere di uscire un vero e proprio album, ma staremo a vedere.
6. Musicalmente parlando, qual è il vostro sogno nel cassetto?
Sicuramente quello di poter trasmettere a sempre più persone possibili il messaggio della nostra musica e poi quello di trasformare la musica nella nostra occupazione primaria.
7. Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
La scelta è difficile ma possiamo dire band come "Il teatro degli orrori", "Queens of the stone age" e "Muse".