Abbiamo intervistato HELLE che ci ha raccontato il suo nuovo lavoro discografico dal titolo “Disonore”; ci ha aperto le porte del suo universo musicale, raccontandoci le sue influenze musicali, i suoi progetto futuri e molto altro.
Buona lettura.
1. Chi è Helle secondo Helle?
Non saprei risponderti. A dire il vero, non sono sicura che Lisa ed Helle siano due persone diverse. Emozionalmente parlando, con Helle forse intendo una disposizione artistica di un certo tipo, uno spazio capace di differire da quello banale, o socievole, scritturale o femminile, che a tratti occupa il mio piccolo mondo. Alla fine, un po’ tutti siamo dei caleidoscopi di vita, un po’ tutti assumiamo tanti colori diversi.
2. Come definiresti la tua musica in tre aggettivi?
Personale, viaggiante, sonora.
3. Ascoltando il tuo nuovo lavoro “Disonore” ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie dal quale è difficile uscire. Innanzitutto: come mai questo titolo? Da cosa è nato il tutto? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Ti ringrazio per l’osservazione. “Disonore” è stato un titolo dalla facile scelta per un semplice motivo: l’ho vissuto. In questi anni ho esplorato e sperimentato molto più di quanto mi sia concretamente servito, e ne ho ragionevolmente pagato alcune conseguenze. Diciamo che questo sia l’album della reazione a queste vicissitudini, insomma, la rabbia e la vergogna sono scaturite dall’esilio, dal pentimento e dall’accettazione delle mie azioni (e della mia persona).
4. Barbie e Tom sono due brani apparentemente distanti, ma spiritualmente vicini. Puoi parlarcene?
Sono vicinissime – grazie per averlo notato. In entrambe regna una disillusione disarmante nei confronti del prossimo. A volte ho l’impressione che la nostra sia una società che nutre la sua gente a cucchiaiate di solitudine e d’egoismo – non di rado mi capita di guardarmi allo specchio e trovare ciò che odio in una buona porzione di me stessa.
5. Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sicuramente ci saranno dei live, un nuovo progetto discografico, ma vedremo. Di questi tempi oltre a lavorare bisogna incrociare le dita.
6. Se dovessi scegliere tre band contemporanee, quali sceglieresti?
The Strokes, Arctic Monkeys, Florence + The Machine.