Abbiamo intervistato Marco Cignoli che ha da poco pubblicato il suo disco d'esordio dal titolo “Coccodrillo bianco”. Ci raccontato il suo universo musicale aprendoci le porte delle sue canzoni, delle sue melodie e del suo sentire artistico; tra passato, presente e futuro.
Buona lettura
1. Chi è Marco Cignoli secondo Marco Cignoli ?
Un ragazzo di 33 anni che, nel suo piccolo, è riuscito a realizzare i sogni di Marco bambino e che oggi può finalmente pensare a Marco adulto, transitando verso nuove esperienze e consapevolezze.
2. Come definiresti la tua musica in tre aggettivi?
Sincera, umile, appassionata.
3. Ascoltando il tuo nuovo lavoro “Coccodrillo bianco” ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: come mai questo titolo? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Tre super domandone! Il titolo è un omaggio al brano di Alberto Radius “Coccodrilli bianchi”, simbolo di rivalsa e resurrezione di chi ha passato una vita intera da emarginato. Il disco è nato grazie ad un programma radiofonico che presentavo: vennero miei ospiti Daniele e Francesco Saibene con il loro progetto “Le Tendenze”, nacque un’amicizia e poi l’idea di fare l’intero disco con loro. Le idee alla base delle canzoni sono diverse per ognuna: la radice è sempre e comunque un’esigenza impellente di "buttare fuori” per stare meglio.
4. Quali sono i tuoi progetti futuri?
Davanti a me c’è tanto studio universitario e la volontà di lasciare aperte le porte alla creatività ma senza che diventi un’ossessione.
5. Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Capitolo 21, Le Tendenze e i più contemporanei di tutti: gli ABBA!