Abbiamo intervistato Sasha Vinci che ci ha raccontato il suo ultimo lavoro dal titolo “Mercurio”; abbiamo parlato di presente e di futuro...
Buona lettura
1.Chi è Sasha Vinci secondo Sasha Vinci?
Una persona mutevole e irrequieta, col bisogno incessante di creare, come un corpo che è obbligato a respirare.
2.Come definiresti la tua musica in tre aggettivi?
Fluida, simbolica e politica.
Fluida, per la capacità di attraversare diversi generi e non sentirsi legata ad una categoria ben precisa.
Simbolica, perché attraverso le parole e la musica evoco immagini utopiche, allegoriche e metaforiche.
Politica, perché tramite i concetti espressi provo a tracciare le ombre e le luci dell’epoca in cui viviamo.
3.Ascoltando il tuo nuovo lavoro “Mercurio” ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: come mai questo titolo? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Mercurio aspira ad essere quel messaggero dinamico e veloce che racconta le contraddizioni, i dubbi, le fragilità e le gioie dell’età contemporanea.
Il lavoro nasce durante il primo lockdown quando, insieme a Vincent Migliorisi, abbiamo deciso di rispondere al silenzio e all’isolamento sociale utilizzando un linguaggio fluido e dinamico come la musica.
L’idea era quella di raccontare storie interrotte, eventi di cronaca, episodi che appartengono alla mia quotidianità, per creare un album che parlasse di alterità, di comunità, di utopie sociali, proiettato verso una nuova visione del mondo, avvalendosi della musica e delle parole come mezzo espressivo, dinamico e dirompente.
4.Quali sono i tuoi progetti futuri?
Il mio essere multiforme ed eclettico mi consente di sviluppare più progetti contemporaneamente.
In questi giorni sono concentrato sulla realizzazione di una performance e un’opera site specific che sarà installata nel Parco Reale della Reggia di Caserta.
Con Vincent siamo già al lavoro per la creazione di un secondo album, una naturale evoluzione di Mercurio, con una struttura musicale molto differente.
Stiamo creando collaborazioni con altri musicisti, per sperimentare altre forme compositive, dare nuove possibilità alla voce e alle parole.
5.Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Brunori SAS, The National, Vasco Brondi.