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Lo scorso 25 settembre è uscito “QUEL FILO SOTTILE”, un concept album di Daniele Fortunato. Si tratta di una sorta di "operazione narrativa musicale" che vuole perlustrare i meandri dei comportamenti, delle sensazioni e degli atteggiamenti filtrati attraverso gli occhi di due persone che raccontano il loro legame nel tempo e, contemporaneamente, si raccontano. È un disco molto emozionante che riesce attraverso i suoi sette brani a rappresentare in maniera molto intensa ed esaustiva l'altalena emozionale che caratterizza le diverse fasi di un rapporto.

Come tante polaroid, i brani di "Quel filo sottile" innescano racconti, riflessioni e portano l'ascoltatore ad immedesimarsi con quanto accade nella canzone. E poi cosa succede? La traiettoria non lineare di questo disco incuriosisce e lo rende un episodio tra i più illuminanti di questo 2020.

Sin dalle prime note di "Le prime pagine" si può godere del pop in bilico tra jazz e bossanova che, uniti al racconto della spensieratezza dell'inizio di una relazione, regalano una piacevole carezza all'anima. "Aurora" ha invece un piglio country-folk che apre la porta del passato nella relazione dei due. "Mancini maldestri" è una canzone intima e quasi sussurrata che squarcia la visione sul presente con un occhio agli anni trascorsi; il ritornello cantato a due voci brilla di luce propria. "L'intelligenza delle sfumature" parla dell'importanza delle sfumature che ci permettono di vedere le cose da punti di vista diversi; molto intrigante la ritmica del brano ed il "duetto" con il sax nel ritornello. Lo spiaggiamento di un capodoglio avvenuto nel 1943 racconta il messaggio di "Barafonda": "ognuno ha il suo mostro che invece di odiare dovrebbe lasciare...libero nel mare". È questo uno dei brani più commoventi del disco. C'è la descrizione di momenti difficili nella lontananza in "Come le stelle" che ha Bologna come location: quando si vive al 100%, tutto è autentico e si soffre non poco. L'epilogo del disco è affidato a "Quel filo sottile", un canto d'amore dedicato ai figli eseguito nella maniera più pura e scarna possibile in modo da arrivare nella maniera più naturale possibile. La vita prosegue negli occhi dei figli..

DANIELE FORTUNATO, cantautore e maestro elementare classe 1980 ha messo a segno un bel colpo: “QUEL FILO SOTTILE” è un disco universale che scende nel particolare. È un abbraccio dato ad una persona a cui vuoi veramente bene, è una parola attesa che riempie lo spirito. Con quel suo modo di cantare educato, quasi timido ed introverso, Daniele Fortunato esprime concetti potenti e necessari. Come una stanza buia che viene inondata all'improvviso dal sole di agosto: un'illuminazione incontrastata.

TRACCE

1.Le prime pagine
2.Aurora
3.Mancini maldestri
4.L'intelligenza delle sfumature
5.Barafonda
6.Come le stelle
7.Quel filo sottile