Ieri sera l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo ha ospitato l'unica tappa italiana del tour mondiale di Olafur Arnalds, elegante musicista e compositore islandese. L'affascinante location ha acuito la bellezza del live dell'artista nordico che ha eseguito brani dal suo vasto repertorio della sua decennale carriera e dal suo ultimo cd dal titolo "Re:member". Grande attenzione riservata ai pattern ritmici, alla cura del suono, alle dinamiche ed agli intrecci tra i vari strumenti sul palco: un mix che ha creato atmosfere incredibili, capaci di far sognare ad occhi aperti. Le tonalità in maggiore, nonostante contenessero una buona dose di malinconia, evocavano le terre islandesi grazie anche alle luci in sincro con gli arrangiamenti.
Sul palco il pianista di Mosfellsbær è accompagnato da una formazione composta da batteria e quartetto d’archi e da due pianoforti semi-generativi e autoprodotti che hanno prodotto l'effetto molto suggestivo di un tappeto sonoro ricamato da mani invisibili. Il pubblico ha assistito al live in religioso silenzio come durante questa liturgia sonica dall’alto tasso emozionale. Gli applausi scroscianti alla fine di ogni esecuzione hanno sottolineato la potenza comunicativa ed artistica di un musicista sopraffino.
Il bis (richiesto a gran voce dal pubblico) è un brano bellissimo dedicato alla nonna, che l’ha introdotto alla musica, scomparsa non molto tempo fa. Il brano è stato scritto su un’isola indonesiana durante la giornata del silenzio quando tutto è staccato: niente elettricità, niente macchine, la pace assoluta.
Quel che resta del concerto di Olafur Arnalds è una serata di emozioni a fior di pelle.